Gli albisolesi Eugenio e Angelo Vezzolla tornano a casa. Questa mattina sono state infatti posizionate due pietre d’inciampo in ricordo dei due fratelli arrestati dai nazifascisti il 16 ottobre 1944, deportati nei campi di concentramento nazisti e morti a Mauthausen e Natzweiler-Leonberg.

La posa è stata effettuata proprio davanti alla loro abitazione di Piazza Mameli 1 ad Albisola Superiore dalla quale furono strappati con l’arresto.

Il momento di ricordo è iniziato nel Palazzetto dello sport de La Massa alla presenza della cittadinanza e degli studenti delle scuole.

“Si sviluppa il primo progetto fortemente voluto dell’amministrazione insieme all’Anpi per le pietre d’inciampo. Oggi non è semplice trovare le parole perchè non bisogna relegare ad un giorno un massacro di vite umane e ringrazio gli istituti scolastici perchè è fondamentale che gli studenti sappiano cosa è accaduto – ha detto il Sindaco Maurizio Garbarini che ha ricordato che suo nonno fu ucciso nel 1945 il giorno della Liberazione – Dobbiamo percorrere un percorso di attenzione per far sì che non si verifichino più le guerre. Questo deve essere uno stimolo per le nostre coscienze per noi e per i nostri ragazzi. È fondamentale non dimenticare”.

“L’informazione, la cultura e la memoria come dice Liliana Segre sono il bacino contro l’ignoranza, contro una storia che deve essere portata in palmo di mano, per quelle persone che sono morte per donarci la libertà – ha proseguito il vicepresidente della Provincia e sindaco di Stella Andrea Castellini – Sarebbe bello fra quindici anni vedere voi giovani al posto nostro per riportare ciò che è ci stato insegnato, i valori di una Repubblica democratica e libera”.

In seguito è intervenuta Liliana Vezzolla, nipote dei due fratelli che ha ricordato la loro storia.

“L’auspicio è che ci ricorderemo della giornata di oggi e di questa storia. Siccome è già successo una volta non vogliamo succeda più” le sue parole. 

In conclusione ha preso la parola lo storico Elio Sibaldi che si è soffermato anche sulle storie di Mario e Vincenzo Oddera e il 18enne Giovanni Cipresso e una giovane discendenti dei fratelli Vezzolla Francesca.

La presidente dell’Anpi di Albisola Silvia Parodi ha specificato che verrà effettuata una pubblicazione a breve che ripercorra la drammatica vicenda dei due fratelli albisolesi.

Angelo Francesco Vezzola, nato nel 1901, fu arrestato il 15 novembre del 1944, internato a Bolzano e deportato a Mauthausen, Auschwitz e Flossemburg. Fu assassinato il 21 marzo del 1945 a Natzweiler-Leonberg.

Eugenio Vezzolla, fabbro, nato nel 1906, fu arrestato il 15 novembre del 1944, internato a Bolzano e deportato ad Auschwitz. Morì il 5 maggio del 1945 a Mauthausen. 

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