Cairo, l’ospedale-cantiere “A giugno torna la normalità”

Mauro Camoirano
Cairo
Ospedale di Cairo, entro giugno si ritorna alla normalità per i reparti di Riabilitazione e Ospedale di Comunità. 
I temi della chiusura della sede di Cengio del Distretto socio sanitario, con l’interruzione del servizio di punto prelievi e distribuzione materiale farmaceutico, ma anche dello stato dell’arte e dei prossimi passi dell’ospedale di Cairo, saranno al centro dell’incontro pubblico fissato per domani sera (20. 30), presso la sala consiliare di Cengio. Presenti tra gli altri, il direttore del Distretto sociosanitario delle Bormide, Luca Corti, e la coordinatrice del personale infermieristico, Patrizia Delovello. 
E proprio dall’ospedale arrivano le novità maggiori. Spiega Corti: «L’ospedale sta vivendo un momento di grande riorganizzazione, con le attività che sono garantite con un grande impegno logistico e di tutto il personale. Ai cantieri del Pnrr si è aggiunto il flagello dell’alluvione di ottobre che ci ha privato di 2 mila mq di spazio. I tre piani sono praticamente un cantiere. A giugno si dovrebbero concludere i lavori all’ultimo e penultimo piano, ovvero al piano di Cardiologia, dove, oltre a rimanere l’ambulatorio d Cardiologia saranno disponibili otto ambulatori per varie specialità. Al piano sottostante, sempre a giugno, si potrà tornare alla normalità per i reparti Ospedale di Comunità e Riabilitazione degenze, ora costretti ad una convivenza, ridotta a 14 posti letto totali, di fianco alle sale operatorie. Da giugno contiamo, appunto, di tornare a regime, con 20 posti letto per l’Ospedale di Comunità e 10 posti letto, aumentabili a 20, per Riabilitazione. Dopo giugno inizieranno, invece, i lavori per la Casa di Comunità e la nuova Radiologia, che verrà collocata a piano terra». Radiologia merita una precisazione: «Il nuovo reparto a regime offrirà un servizio diagnostico completamente rinnovato, e con un corposo investimento, visto che solo la nuova Tac ècoperta dal Pnrr (ammesso, e si sta facendo il possibile, di rimanere nei tempi previsti). Quindi oltre al costo per le opere propedeutiche all’installazione, si investirà per un sistema radiologico digitale diretto, un ecografo e un mammografo». 
Arriviamo al motivo centrale dell’incontro pubblico: «Da tempo non c’erano più a Cengio visite specialistiche, così come non c’era più un punto prelievi, ma c’era la disponibilità dell’infermiera di eseguirli in caso di urgenze e specifiche richieste. Eravamo sull’ordine di 50 prelievi al mese, quando un vero punto prelievi ne fa molti di più al giorno. Gli utenti potranno per ora rivolgersi a Millesimo, Carcare o Cairo. Intanto stiamo allestendo un ambulatorio mobile su un pulmino che consentirà anche di ampliare la gamma di esami rispetto a prima. Non sarà un servizio immediato: a fine febbraio l’allestimento e immatricolazione saranno completi, poi ci vogliono i tempi tecnici per ottenere l’autorizzazione regionale, immaginiamo che entrerà in attività tra marzo ed aprile. Con che cadenza lo stabiliremo valutando le richieste e i percorsi che dovrà fare per servire altri Comuni periferici. Allo stesso modo stiamo valutando soluzioni per rendere più comoda la distribuzione di presidi sanitari, anche questa sospesa per 6/7 utenti che intanto si dovranno rivolgere a Cairo». —