maria gramaglia
massimiliano rambaldi
savona
Una delle giornate più lunghe delle Ferrovie liguri inizia un quarto d’ora prima delle 7 di ieri. Tra Savona e Pietra la linea elettrica si interrompe di netto, improvvisamente. In piena ora di punta, quello che poteva essere un semplice guaio si trasforma ben presto in un caos che durerà per tutta la giornata. I due treni appena partiti dalla stazione di Savona si fermano poco dopo, con i passeggeri che restano bloccati a bordo senza certezze su quando il servizio sarebbe ripreso, al freddo e al buio. C’è chi vede scintille dai finestrini, chi sente colpi molto forti. Rfi, in serata, nello spiegare quanto capitato, per il momento non può escludere che il guaio sia dovuto ad una manomissione esterna. Nei prossimi giorni saranno svolti gli approfondimenti del caso. La questione si tinge di giallo proprio pochi giorni dopo l’esposto dei vertici di Ferrovie su problemi considerati «anomali» lungo tratte che toccano Milano e Roma. 
Il guasto tra Savona e Finale si ripercuote nella tratta verso Genova: anche per andare in direzione ovest, quindi il blocco è servito. In sostanza, Liguria spaccata in due nel trasporto su rotaia. Nella giornata in cui anche in autostrada iniziavano i cantieri nella galleria di Celle, è stato uno dei peggiori lunedì che i pendolari potevano vivere. Arrivare da Savona a Genova, in sostanza, era impossibile. 
Mentre il guasto in direzione Genova, con fatica, si aggiustava intorno alle 11 (a mezzogiorno entrambi i binari erano disponibili), in direzione ponente, invece, si dovrà attendere le 17: 10 ore di blocco. E come se non bastasse, nel frattempo, un altro guasto capitava a Varazze sul dispositivo di scambio binari. Una giornata devastante, senza giri di parole. I pendolari hanno patito attese infinite con pioggia e vento forte che hanno contribuito a rendere tutto ancora più difficile. Gli effetti sono stati gravissimi sia sugli Intercity che sui Regionali, con ritardi e cancellazioni generali. Ulteriore stop forzato dalle 7,42 alla stazione di Albenga per il treno Intercity 505, partito da Ventimiglia alle 6,37 e diretto a La Spezia Centrale (con arrivo previsto alle 10,15). Il viaggio si è concluso ad Albenga, dove i passeggeri, costretti a scendere dal convoglio, hanno avuto la possibilità di proseguire verso Savona o Genova grazie al servizio sostitutivo con autobus appositamente predisposto. Rfi sottolinea: «Il danneggiamento si è esteso a tutta la tratta all’interno della galleria “Caprazoppa” tra Finale e Borgio Verezzi, lunga oltre un km a binario singolo, rendendo le attività di ripristino particolarmente impegnative e complicate. Entrambi gli eventi sono in corso di approfondimento per esaminarne le cause. Previsto il rimborso integrale per chi non ha potuto viaggiare». In sostanza, qualcuno potrebbe aver causato volontariamente il problema.
Il caos sulle linee ferroviarie sommato al maltempo hanno avuto ripercussioni negative anche sulla viabilità autostradale, rendendo difficile ai bus raggiungere Albenga. Qui i passeggeri dei treni sono stati costretti a rimanere per diverse ore sotto la pioggia battente: i bus sono arrivati solo dopo le 11,30. Attivato il servizio di volontariato della Protezione Civile per supportare i passeggeri rimasti bloccati a Savona e Albenga. I volontari hanno distribuito acqua e generi alimentari ai passeggeri in attesa di poter riprendere il viaggio, con i bus sostitutivi organizzati per collegare le tratte ferroviarie interrotte. —