Doppio appello di Appendino «Il voto va esteso ai sedicenni»

Beatrice D’Oria / Genova
Nei giorni più delicati, alla vigilia della votazione bis della Costituente per apportare alcune modifiche allo statuto che includono, tra le altre, l’eliminazione della figura del garante, Chiara Appendino ha fatto tappa a Genova per riprendere il tema dell’estensione del voto ai sedicenni, una vecchia battaglia del Movimento 5 Stelle lanciata nel 2015 da Beppe Grillo. Nelle stesse ore la pubblica chiamata per oggi del comico. «Non so cosa dirà. Io sono vicina al Movimento e faccio parte di questa comunità da tantissimi anni e credo nello spirito del Movimento – ha precisato Appendino – Penso sia giusto votare e sia giusto farlo più velocemente possibile. Francamente penso che invitare a non votare o fare ostruzionismo sia la cosa più lontana che ci sia dei principi fondanti del movimento. Io voterò e invito tutti a votare».
Il riferimento è all’appello di Grillo all’astensionismo rivolto al popolo pentastellato, per non raggiungere il quorum necessario a confermare le votazioni. Posizione da cui l’ex sindaca di Torino prende nettamente le distanze rispondendo ai cronisti durante la sua giornata genovese. Proprio nel capoluogo ligure è partito il tour della vicepresidente dei 5S per lanciare la proposta di legge per chiedere il diritto di voto ai sedicenni: Appendino, accompagnata dai rappresentanti locali del Movimento, ha incontrato le studentesse e gli studenti del liceo Piero Gobetti di Sampierdarena. «Viviamo in un paese in cui i giovani sono sotto-rappresentati, ci riempiamo la bocca della loro fiducia ma poi nei fatti non realizziamo nulla: questa è una proposta che ha suscitato interesse e dibattito e che continueremo a proporre in giro per l’Italia – ha spiegato – Perché Genova? È una città che amo, a cui sono legata dal punto di vista familiare e poi qui abbiamo un grandissimo presidente del municipio (Michele Colnaghi, ndr ) che lavora bene sul territorio e per il territorio». Una proposta che mira a combattere l’astensionismo: «In un paese in cui l’età anagrafica aumenta sempre di più, in cui i giovani invece partecipano alle attività, pensiamo alle battaglie per l’ambiente, al tema della violenza contro le donne, è giusto che vengano maggiormente rappresentati. Hanno molti diritti, hanno molti doveri: è giusto che vengano rappresentati con il diritto di voto».
