Il delitto perfetto non esiste…anche il piu abile assassino commette un errore…un microscopico errore…all’apparenza così insignificante da non essere considerato neanche un errore…eppure quell’errore…alla fine fa scoprire chi è l’assassino.

Una mente geniale partorisce un’idea…decide di fondare un movimento in un preciso momento storico…dopo la caduta della prima Repubblica, c’era stato un vuoto colmato da un imprenditore che era sceso in politica non per salvare il paese da ruberie e corruzione, ma per salvare se stesso e le sue attività…l’imprenditore seppur protetto da un socialista, decide di schierarsi nel centrodestra…la sinistra…invece di combatterlo, preferisce fare accordi con lui…come dimenticare il discorso di Luciano Violante?

La mente geniale avendo ben chiaro il quadro della situazione…decide di definire il suo movimento “né di destra…c’era Berlusconi…né di sinistra…che faceva accordi con B e che poi di sinistra aveva ben poco…”abbiamo una banca” passò alla storia.

E così nacque quel movimento che andò a raccogliere consensi ovunque…destra, sinistra…centro…anche perché al centro non c’era più nessuno…quasi tutti arrestati…e quei pochi che erano rimasti si erano “nascosti” un po’ a destra e un po’ a sinistra.

L’idea originaria non prevedeva certo di andare al governo…il Movimento doveva essere solo un canalizzatore di protesta…non puoi far governare gente così diversa…vax, no vax, pro immigrazione, contro immigrazione…folli terrapiattisti…c’era chi vedeva le scie chimiche…ma anche illuminati che avevano ben compreso che fuori da quel movimento c’era il nulla più assoluto…dove tutto era basato su ruberie, intrallazzi e accordi con la criminalità organizzata…

Insomma…idea geniale, ma che avrebbe retto fin quando non si sarebbe dovuta confrontare realmente con le cose da fare…

Ma poi accade l’imprevedibile…quel movimento senza una base solida, senza fondamenta…riesce, grazie anche ad una nuova comunicazione…quella social…che stava crescendo a dismisura…e dove i partiti tradizionali non erano presenti, ad entrare nel cuore della gente…e cominciò a crescere…a crescere…a crescere…anno 2013 entra alla grande in parlamento…e nel 2018 il super boom…33% dei consensi e la necessità di diventare forza di governo…

Che fare? Come esprimere figure di rilievo che potessero non essere legate alla “vecchia” politica, e al tempo stesso non ingombranti da offuscare il leader? Chi meglio di un avvocato, professore universitario proveniente da un piccolo paesino? Persona pulita, per bene…ma sicuramente non pericolosa…che ne poteva sapere di politica quell’uomo? Il soggetto perfetto…”uno prestato alla politica”…

Lo prendi…lo metti li…e al momento opportuno…lo rimandi da dove veniva…

Ma il diavolo sa fare le pentole…ma non i coperchi…diceva nonna…e l’imprevedibilità delle cose nella politica sono all’ordine del giorno…e chi di politica ci vive lo sa bene…e mentre i “prestati” si danno un gran da fare per fare “cose” gli altri si riorganizzano…fanno loro quella comunicazione social che solo poco prima era esclusivo appannaggio del movimento…e cominciano ad instillare il dubbio sulle capacità dei “prestati”…nel frattempo utilizzano il governo solo per far propaganda…e dopo pochissimi mesi…chi di politica ci vive, decise di sfruttare il momento per far cadere il governo…

Ma accade un fatto imprevedibile…l’avvocato professore…quello venuto dal paesino…si rivela persona capace…così capace da ridicolizzare a reti unificate il colpevole della caduta…

Governo caduto…si ritorna a votare? Ma neanche per sogno…i movimentisti cominciavano a capire che se vuoi fare le cose…devi sporcarti le mani…e nasce il secondo governo…ormai l’avvocato professore, non poteva essere tolto…se ne sarebbe fatto un martire…ed ecco che diventa presidente del consiglio per la seconda volta…

E poi una pandemia…altro fatto imprevedibile…e l’avvocato professore…si dimostra nuovamente un gigante…

Adesso c’era veramente un problema da risolvere…e come lo facciamo fuori questo “pericoloso” elemento? Il movimento era nato per non avere figure di spicco…due mandati e via…nessuno avrebbe mai avuto la possibilità di insediare i fondatori…loro…anzi, ormai “lui”, perché nel frattempo…anno 2016…(purtroppo) la mente geniale era scomparsa…

E come lo facciamo fuori?…beh niente di più facile…si farà fuori da solo…sfruttiamo l’ingenuità e la voglia di fare dei parlamentari…se andiamo all’opposizione distruggeranno tutto…al voto non si può andare, perché Mattarella non ci manda…

Ma qui c’è il rischio che venga giù tutto…i consensi stanno calando…non c’è uno straccio di progetto politico serio…se ci si mette la faccia…si rischia di rimanere bruciati…

Idea geniale…mandiamo l’avvocato professore in mezzo alla strada…un bel banchetto…sarà lui il parafulmine…sarà tutta colpa sua…sua l’entrata nel governo Draghi…sua la colpa del calo dei consensi…l’agnello sacrificale perfetto…anzi agevoliamo il tutto…dicaimo addirittura che Draghi è il più grillino di tutti e Cingolani pure…tanto la colpa sarà del professore avvocato…

Ma il professore avvocato non è proprio uno sprovveduto…anzi…è duro a morire…piace alla gente…piace perché non urla, piace, perché capace, piace, perché infonde sicurezza…piace perché…a differenza di tutti gli altri, non utilizza slogan…lui è altro…

Questo è un cavolo di problema…bisogna farlo fuori…ma ci vuole un modo accorto, un modo che non dia nell’occhio…bene…incolpiamolo di tutti i mali del mondo…sabotiamolo ad ogni cavolo di elezione…non andiamo a votare…presentiamo gente che gli dia fastidio…mettiamo nelle nostre liste gente che il giorno dopo passa al nemico…e poi diciamo che è colpa sua…tutta colpa sua…tanto chi vuoi che sappia che l’opera di sabotaggio sia fatta apposta?

Ma l’avvocato professore pare risorga dalle proprie ceneri…non vuole morire…e senza mai puntare il dito sul fondatore decide di mettere tutto in gioco…”le cose non vanno? Bene…rivediamo tutto…mettiamo tutto in discussione…”

Ahiaaa e adesso? Adesso il problema è insuperabile…se si mette in discussione tutto…ci si mette anche il ruolo del fondatore…e nessuno può portare via il “giocattolo” al fondatore…che poi oltretutto non può farsi un altro giocattolo…ha firmato un documento dove si impegna a non dare vita ad un soggetto politico che vada in contrasto con il movimento…e inoltre ha lasciato l’utilizzo del simbolo all’avvocato fondatore…

Ed ecco l’impercettibile errore…quello che trasforma il delitto perfetto in un delitto (quasi) perfetto…il vil denaro…per non pagare di tasca propria gli errori e per non metterci la faccia nel periodo più difficile del movimento…per uscirne pulito sia economicamente che politicamente…il fondatore ha commesso un errore fatale…

Un errore che adesso cerca di coprire con votazioni su votazioni…sconfessando se stesso, cercando di sabotare un quorum che lui stesso voleva togliere addirittura a livello nazionale…

Il fondatore è all’angolo…tutte le prove sono contro di lui e sta per essere estromesso…eh no…non esiste il delitto perfetto.
Massimo Erbetti M5S