«Strade private nell’Adelasia» La Regione rivuole i fondi Ue

Luisa Barberis / Cairo
La Regione chiede la revoca, oltre che la restituzione dei 243 mila euro , che il Comune di Cairo aveva ottenuto nel 2019 per la sistemazione della strada Ferranietta . È l’ultimo capitolo di una questione spinosa, che lo scorso aprile è già costata un avviso di garanzia al sindaco Paolo Lambertini , indagato dalla Procura Europea per truffa aggravata. «La revoca del contributo è un atto dovuto da parte della Regione – spiega ora Lambertini –. Dimostrerò la mia totale estraneità ai fatti così come il buon operato delle altre persone coinvolte. Tutto è stato fatto alla luce del sole , con l’obiettivo di migliorare una situazione».
I FATTI
Nel mirino finisce una strada di accesso al parco dell’Adelasia : una via vicinale, che nel 2020 era stata asfaltata con i soldi del finanziamento, poi chiusa con una sbarra. Da subito l’iter aveva infiammato gli animi, tanto che l’allora gruppo di opposizione ” Cairo Democratica ” (consiglieri Giorgia Ferrari , Alberto Poggio e Matteo Pennino ) aveva prima sollevato un conflitto di interessi, visto che lungo strada Ferranietta abita il genero del sindaco, che insieme a un altro privato aveva firmato il progetto, cedendolo a titolo gratuito al Comune. Poi era stato presentato un esposto.
INDAGINE
Oggi coinvolge non solo il primo cittadino, ma anche altre quattro persone. Secondo la Procura Europea il progetto presentava errori, ma soprattutto era finalizzato più per raggiungere le abitazioni del luogo che per il recupero di strade forestali. Il giudice del tribunale ha fissato per il 28 gennaio la data dell’udienza preliminare, ora la giunta dovrà decidere se costituirsi o meno parte civile nel processo. Intanto la Regione ha scritto al Comune e, richiamando il decreto di rinvio a giudizio, parla in modo chiaro di “contributi pubblici indebitamente percepiti”, comunica la revoca del finanziamento e ne chiede la restituzione.
COMUNE
L’atto della Regione è arrivato lunedì in Municipio e l’altra sera è stato letto a margine nel consiglio comunale. «L’amministrazione si è immediatamente attivata per poter svolgere i necessari accertamenti in merito – ha spiegato il vicesindaco Roberto Speranza -, ciò sia allo scopo di valutare l’intervento mediante il deposito di eventuali memorie scritte, sia al fine di optare per tempi e modalità per l’assunzione di necessarie iniziative a tutela dell’ente comunale».
BAGARRE
I due gruppi di opposizione chiedono risposte e si inizia a parlare di dimissioni. «Le accuse sono gravi e circostanziate – interviene il capogruppo di Più Cairo, Fulvio Briano -. Ci auguriamo che i tempi della giustizia siano rapidi per stabilire le responsabilità. Nel frattempo deve essere Lambertini a dirci se si sente di proseguire nel suo mandato con la dovuta serenità a cui è tenuto il sindaco di una città importante come Cairo». Ancora più netta la posizione di “Cairo in Comune”, guidato da Giorgia Ferrari : «Ci dispiace purtroppo dire c he avevamo ragione a evidenziare gli errori e la cattiva gestione dei soldi pubblici da parte della giunta Lambertini in questa vicenda, che ci aveva costretti a presentare un esposto alla magistratura in seguito alle nostre richieste di delucidazioni rimaste sempre senza risposta. Ora dovranno pagare i cittadini? Il Comune si costituirà parte civile nei confronti del sindaco? Lambertini si dimetterà per evitare un evidente confitto con l’ente che rappresenta?». —
