
MASSIMO PICONE
Albisola Superiore
Sciopero ad oltranza fino a un nuovo incontro con il prefetto. Continua così la serrata degli operai specializzati e degli impiegati rimasti a lavorare nei cantieri dell’Aurelia Bis. Ieri mattina c’è stata un’altra riunione che ha portato a questa nuova decisione. «L’assemblea dei lavoratori ha deciso di proseguire lo sciopero – spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca-Cisl Liguria – . Gli stipendi arretrati di settembre e ottobre sono stati pagati nei confronti delle maestranze ma la Ici (Italiana Costruzioni Infrastrutture, appaltatrice della superstrada Albisola Superiore-Savona/corso Ricci, ndr.) non ha saldato ancora le pendenze dovute nei confronti della Cassa Edile. Questo è un problema per molteplici motivi, cosi i lavoratori rischiano di non percepire la gratifica natalizia dell’ente. Lo sciopero proseguirà fino a quando non ci sarà la convocazione del prefetto che riunirà i vertici dell’azienda, della concessionaria Anas, il commissario straordinario Matteo Castiglioni e naturalmente le organizzazioni sindacali».
E ancora: «Oggi poi si insedierà anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone che ha sempre dimostrato attenzione al mondo del lavoro. Ci aspettiamo da lui un aiuto per capire se Ici può andare avanti con quest’opera, perché questi pagamenti degli stipendi a singhiozzo nei confronti dei lavoratori devono finire», conclude Tafaria.
La tangenziale misura una lunghezza di 5,1 chilometri ed è giunta all’85% della realizzazione. L’Anas, finora, ha calcolato che l’incompiuta è costata circa 273 milioni di euro; investimento interamente pubblico. «Dobbiamo purtroppo riscontrare che, ad oggi, non risultano ancora sanati i versamenti alla Cassa Edile di Savona. Sappiamo dai colleghi degli altri territori, dove è presente direttamente Ici Costruzioni, che i pagamenti all’ente sono invece avvenuti – spiegano dalla Feneal Uil e dalla Fillea Cgil -. Prendiamo atto che la stessa Ici, totalmente controllante di Hub Savona, ha deciso di usare due pesi e due misure. Inoltre, sul tavolo rimangono ancora da definire alcuni pagamenti riferiti ai mesi di settembre e ottobre e cioè della retribuzione accessoria riguardante i buoni pasto e rimborsi spese che pesano sull’economia familiare dei lavoratori». Dalle segreterie Feneal Uil e dalla Fillea Cgil, aggiungono: «Ribadiamo la necessità di avere risposte certe per gli operai e gli impiegati ancora in forza, valutare il rientro di chi si trova ancora in stato di disoccupazione a causa della cessazione dei contratti a termine e il pagamento del trattamento di fine rapporto di coloro i quali si sono già ricollocati. Per questi motivi, lo stato di agitazione permane fino al completo saldo di tutte le spettanze. Confidiamo in una prossima convocazione del prefetto per avere il quadro più preciso della situazione tanto più che, nell’imminenza del Natale, il cantiere sarà fermo. Riteniamo opportuno che le informazioni e gli aggiornamenti sulla vertenza non siano oggetto di facili strumentalizzazioni o dichiarazioni fini a stessi. Ci aspettiamo un atto di responsabilità, anche comunicativa, da parte di chi non sta gestendo questa vertenza con i piedi e le mani sul territorio, evitando di fare affermazioni imprecise dettate da una esagerata loquacità».
