A Cairo impennata dei valori di benzene e delle polveri sottili

Mauro Camoirano
cairo
Qualità dell’aria a Cairo: impennata dei valori di polveri sottili e benzene registrati dalle centraline Arpal negli ultimi giorni. Il sindaco Paolo Lambertini: «Situazione da valutare senza creare allarmismi, e tenendo presente le condizioni meteo, ma da monitorare». E’ però prematuro parlare di sforamenti rispetto alla norma, visto che per il benzene si calcola su una media annuale, mentre per le polveri sottili la normativa prevede che si debbano registrare superi del limite di 50 microgrammi al mc oltre 35 volte nell’anno, e, spiegano da Arpal, «contando questi ultimi 5 giorni obiettivamente con valori alti, nell’anno siamo al sesto sforamento, quindi ben lontani dalla soglia».
Che i valori degli ultimi giorni siano alti è però evidente: in un crescendo costante per le Pm10 a Bragno (59,4 il 17; 64 il 18 e 69,1 martedì) o con picchi singoli (72,7 il 19 a Villa Sangunetti). Così come bisogna distinguere tra valori orari e giornalieri: ad esempio ieri a Bragno il benzene è schizzato a 10,91 alle 6 del mattino, mentre era a 1,47 alle ore 13. Difatti dall’Arpal rimarcano: «Finora la media annuale del benzene rilevata dalle tre centraline è di 1,6 a Bragno; 1,9 alla Mazzucca e 1,2 a Villa Sanguinetti. Ben al di sotto della norma di una media annua di max 5 microgrammi».
Da Arpal sottolineano anche l’influenza delle attuali condizioni atmosferiche: «In questi mesi autunnali anomali, lo strato d’aria a contatto del suolo si raffredda molto, e mentre a terra si forma un cuscinetto d’aria fredda pesante, con anche formazione di nebbia, al di sopra si trova aria calda più leggera. Tale stratificazione impedisce qualsiasi circolazione verticale dell’aria fredda più in basso, e di conseguenza la dispersione degli inquinanti».
Commenta, il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini: «Abbiamo contattato Arpal: le condizioni meteo sono, come spiegato, rilevanti, ma è altrettanto vero che l’andamento delle polveri sottili in certe zone sembra in crescita. Ascrivere a specifiche attività produttive tale fenomeno è per ora prematuro, ma, pur allontanando qualsiasi allarmismo, stiamo monitorando in tempo reale la situazione. Anche perché, al di là di limiti normativi e di medie poi rispettate, vogliamo comunque capire, ad esempio sul benzene, il perché di certi picchi».