Radiologia trasloca “Alluvione rischiosa per le attrezzature”

Mettere al sicuro le attrezzature della Radiologia di Cairo: macchinari costosi e sofisticati. Soprattutto in vista dell’entrata in funzione della nuova Tac che l’Asl 2 ha già acquistato con una spesa di oltre 600 mila euro e che deve ancora essere installata.
L’alluvione e i danni provocati in alcune zone dell’ospedale di Cairo spaventano l’azienda sanitaria che ha deciso di correre ai ripari.
Oggi è in programma un riunione operativa nel corso della quale non solo si farà una prima stima dei danni causati dal nubifragio del 27 ottobre in Val Bormida, ma si deciderà con ogni probabilità di trovare un nuova sede per la Radiologia e per quei reparti che hanno attrezzature molto costose che non possono essere lasciate in zone potenzialmente a rischio.
Intanto, per quanto riguarda la conta dei danni subiti dall’ospedale, l’Asl ha affidato a una società specializzata, la Marsh Advisory di Milano, il compito di fare la stima precisa.
Radiologia e Laboratorio analisi del San Giuseppe erano stati invasi dall’acqua dopo l’esondazione del Bormida nella notte tra il 26 e il 27 ottobre. Acqua e fango hanno spaventato tutti. «La cosa principale è che non è stato interrotto il servizio sanitario – spiega il direttore del distretto valbormidese, Luca Corti – nonostante i danni riscontrati. Il personale ospedaliero si è impegnato con i mezzi di radiologia portatili. Ora la situazione è normale tutte le zone sono ripulite, ma bisogna prendere delle decisioni e fare valutazioni per evitare che episodi del genere si ripetano e che le nostre attrezzature possano esser danneggiate». —
