Lavori fermi, futuro incerto, domani lo sciopero. È un’Odissea ormai ventennale. Sono tre i Comuni coinvolti, finora spesi 200 milioni. I sindacati: «Tutto surreale»

Giovanni Vaccaro / ALBISOLA

Servirebbe la macchina del tempo per capire la storia dell’Aurelia Bis tra Albisola e Savona. Della viabilità alternativa alla vecchia litoranea si discute da mezzo secolo, vent’anni fa era stato approvato il progetto definitivo, anche se solo nel 2007 erano stati sbloccati i finanziamenti da parte del Cipe per iniziare i lavori.

Cinque anni fa la crisi del precedente appaltatore, la Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, l’abbandono del cantiere e lo scorso anno l’arrivo del commissario Matteo Castiglioni con il nuovo appalto assegnato alla Italiana Costruzioni Infrastrutture Spa. Sembra passato un secolo, ma era solo l’estate scorsa, quando politici e amministratori locali facevano passerelle nel cantiere dell’Aurelia Bis, accompagnando il viceministro Edoardo Rixi e l’ex presidente della Regione Giovanni Toti, e intanto discutevano delle soluzioni per i collegamenti verso il casello di Savona e per lo spostamento di quello di Albisola.

Eppure solo oggi gli stessi presenti “scoprono” che il principale appaltatore è in crisi finanziaria, i lavoratori non percepiscono lo stipendio, i fornitori non consegnano più i materiali. La scadenza del 16 febbraio 2026 per inaugurare l’Aurelia Bis appare ora a dir poco simbolica. Occorrerebbe appunto la macchina del tempo.

Intanto il cantiere, costato oltre 200 milioni di euro (quasi completamente inutilizzati), si ferma: domani è prevista la prima giornata di sciopero degli operai. Come proseguirà non è chiaro, ma non avrà sviluppi positivi se non si interviene direttamente a livello di Anas, eventualmente con una linea di credito per saldare direttamente gli stipendi e pagare i fornitori.

Alcuni amministratori locali mostrano ormai il loro nervosismo. Uno di questi è Gianluca Nasuti, primo cittadino di Albisola Marina, che anche nelle cerimonie ha messo il dito nella piaga, sollecitando l’Anas e il commissario ad intervenire per risolvere le criticità presenti da anni, come la progettazione degli svincoli inadeguata alle esigenze del traffico. Impossibile pensare al futuro della viabilità senza considerare le criticità attuali: lo svincolo ad Albisola Marina e la direzione reale dei flussi di traffico sono ancora questioni aperte.

Solo a marzo le passerelle di Toti e Rixi sul cantiere per parlare di futuri progetti

Oggi, alle luce degli ultimi sviluppi, e alla vigilia dello sciopero di domani, Nasuti lancia un avviso all’Anas: «Rischiamo che i lavori rimangano fermi fino alla prossima estate. Altro che aprire la strada nel 2026, il timore è che tutto si blocchi».

Tra i tre Comuni interessati, il sindaco di Albisola Superiore, Maurizio Garbarini, ha evidenziato il problema burocratico e amministrativo che rallenta i lavori, considerando l’importanza di sbloccare un’arteria cruciale per tutto il territorio.