Stipendi in ritardo di 3 mesi per gli operai dell’Aurelia bis

massimo picone
savona
Sono in attesa di tre stipendi i trenta lavoratori attualmente impegnati nel cantiere dell’Aurelia Bis. Il saldo degli arretrati e il pagamento di novembre che, secondo le voci finora pervenute alle maestranze, dovrebbero essere bonificati il prossimo venerdì 15. Ma siamo alle supposizioni. Il caso, fra l’altro, colpisce persone monoreddito e con contratti a tempo determinato. Un’altra tegola sull’opera che pare non avere pace, nonostante gli operai continuino ad andare regolarmente in cantiere. L’impresa esecutrice dell’intervento è il colosso Rti Ici Italiana Costruzioni Infrastrutture, con sede a Roma. «Abbiamo avuto notizie delle difficoltà dell’impresa a pagare il personale – conferma Maurizio Garbarini, sindaco di Albisola Superiore – . Siamo intenzionati a effettuare al più presto le verifiche di merito con l’Anas, che è la concessionaria della superstrada e che ha contatti più diretti con la ditta appaltatrice. Attualmente le lavorazioni sono giunte all’85%, mancano solamente degli interventi di completamento, quindi non strutturali. Qualche settimana fa ho sentito proprio i dirigenti dell’Anas i quali hanno confermato il fine lavori con relativa apertura al traffico nella tarda primavera del 2026. Adesso è stato allestito un campo base per la bitumatura, segno che si procede bene, seguendo l’ultimo cronoprogramma stilato».
L’Aurelia Bis parte dalla galleria Grana di Albisola Superiore e attraversa il territorio di Albissola Marina prima di arrivare a Savona, in corso Ricci. E proprio il sindaco di Albissola, Gianluca Nasuti, è molto meno ottimista e diplomatico del collega Garbarini. «La fiducia l’abbiamo persa da tempo. Mi spiace per i lavoratori che non percepiscono lo stipendio e, incolpevoli, finiscono nel mezzo di problematiche che non dipendono da loro. Tra l’altro ho notato che le lavorazioni proseguono, non ho percepito l’impressione che i cantieri siano fermi. Però, devo rimarcalo, da quando si è insediata la struttura commissariale (diretta da Matteo Castiglioni, ndr), attendiamo delle risposte a domande inoltrate a loro da tempo. Si tratta di questioni pratiche di rilievo per il nostro territorio, iniziando dal collegamento alla variante che, finora, dovrebbe essere realizzato alle spalle del campo di calcio Faraggiana. In generale, dopo quello che è accaduto cinque anni fa con il concordato preventivo fallimentare della Cmc di Ravenna, una delle due imprese operanti sull’Aurelia Bis, non vorrei che la mancata erogazione degli stipendi fosse un primo segnale di un problema ben più grave in seno alla ditta appaltatrice».
Nasuti ne ha ancora da dire, per la sensazione di indifferenza che percepisce ai vertici di una infrastruttura che l’hinterland di Savona attende da decenni e per la quale il costo stimato è di circa 273 milioni di euro. «Siamo appesi agli eventi. Attendiamo risposte sulla bretella di collegamento tra la viabilità ordinaria cittadina e la variante, dopo che era stata stralciata la strada d’argine sul torrente Sansobbia. Inoltre c’è la faccenda in sospeso della mitigazione del rischio idraulico del rio Basci che viene attraversato dalla carreggiata. Insomma: di formale non abbiamo nulla. Gradirei avere delle certezze per un’opera di tale dimensioni, impattante sul territorio ma che, ovviamente, riteniamo utile». —
