Ah, il Movimento 5 Stelle! C’è chi lo vede come un progetto ormai concluso e chi giura che, nonostante tutto, è più vivo che mai. Per molti è come una pianta un po’ appassita: basta potarla un po’ e rispunteranno i fiori. Ma tra scettici e nostalgici, eccoci qua, a pochi passi dall’assemblea costituente che si terrà entro la fine di novembre. Sì, avete capito bene, si torna in scena. E, tranquilli, nessuno sarà cacciato fuori dalla porta… si spera.

L’assemblea costituente del M5S è già un evento degno di nota: che siate fan o detrattori, non è cosa da tutti i giorni assistere a un tentativo di “rinnovo” di una forza politica. Gli iscritti e i simpatizzanti sono chiamati a ridefinire il destino del Movimento, e qualcuno è già pronto con gli occhiali da sole per difendersi dal “nuovo splendore” che sarà rivelato. Parliamo di un evento cruciale, certo, ma anche un po’ nostalgico: sarà la volta buona per vedere i protagonisti superare le divergenze e abbracciarsi? O dovremo aspettarci ancora qualche “carezza” verbale tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo? Una cosa è certa: le premesse sono elettrizzanti.

Il nuovo M5S ha in mente una grande missione: tornare ai suoi principi originali. Perché si sa, la giustizia sociale, l’ecologia e la lotta alle disuguaglianze non passano mai di moda. Si parla di temi che dovrebbero far battere il cuore, e forse anche qualche pugno sul tavolo. Questo tentativo di rigenerazione mira a rimettere il Movimento sul binario giusto, con una partecipazione attiva degli iscritti e magari anche qualche promessa di minor tensione tra i protagonisti. E chissà, magari stavolta si riuscirà a costruire un programma che non sembri uscito da una sessione di brainstorming un po’ troppo creativa

Tra Conte e Grillo ci sono stati momenti, come dire, “vivaci”. Ma ora l’assemblea rappresenta la possibilità di mettere da parte qualche vecchio dissapore (o almeno di nasconderlo meglio) e di dedicarsi a scrivere un nuovo testo fondativo. Sì, un documento nuovo di zecca, pensato per dare solidità al M5S e riportarlo al centro della scena. Non c’è che dire: il successo di questo progetto dipenderà dalla capacità di confrontarsi senza far volare i piatti. Ce la faranno? Forse. Oppure sarà l’ennesimo round di una sfida che ha ancora molto da dire.

In un contesto politico sempre più complesso, con disuguaglianze, crisi ambientali e sociali in aumento, il M5S vuole ritornare a essere il paladino del cambiamento. L’assemblea costituente è l’occasione giusta per dimostrare che, malgrado i contrasti e le vecchie ruggini, il Movimento può ancora fare la differenza. Riuscirà a mettere d’accordo le sue anime, o dovremo attenderci altri capitoli della “telenovela” interna? Se la risposta è positiva, allora possiamo davvero aspettarci un nuovo M5S pronto a prendere il suo posto sotto i riflettori.

Alla fine, possiamo dire che il Movimento 5 Stelle è come quelle serie TV a cui non smetti di affezionarti. Magari la trama sembra a tratti ripetitiva, ma in fondo, un po’ di suspense e qualche colpo di scena sono proprio quello che ci serve per continuare a seguirlo.

Di L.C.