Stazione storica e mega piazzale si studia il futuro

Massimo Picone
Albisola Superiore
Il Comune di Albisola Superiore ha estinto il debito di 500 mila euro, risalente al 1978, per gli espropri eseguiti all’epoca dei terreni di piazzale Marinetti, l’area attigua all’antica stazione ferroviaria situata sul lungomare Eugenio Montale. L’ottocentesca linea Genova-Savona, lungo la costa, aveva visto transitare l’ultimo treno nel maggio 1977 prima che entrasse in funzione l’attuale tracciato a monte. «Tutte le giunte che si sono susseguite in questi decenni, avevano sempre procrastinato il debito, compreso il periodo in cui già sedevo in Consiglio comunale pure io – ammette il sindaco Maurizio Garbarini – . Adesso, risolta la questione del passivo pendente relativo agli espropri, stiamo lavorando per trovare una definitiva soluzione per il piazzale che si trova in una posizione invidiabile, perché davanti al mare e attiguo alla passeggiata. C’è un dialogo aperto con Ferservizi (società che gestisce il patrimonio immobiliare del gruppo Ferrovie, ndr), anche per capire quale soluzione intendono adottare per l’antica stazione». Il Comune ha stimato il valore delle aree (10.155 metri quadrati) in circa un milione di euro. A questo importo dovrebbe aggiungersi 900 mila euro che Ferservizi ha indicato per l’alienazione dello stabile. La somma andrebbe a costituire la base d’asta della gara. L’antico fabbricato, però, non potrà essere trasformato in alloggi per i vincoli imposti dalla Soprintendenza. Il Comune, da parte sua, prevede la realizzazione di un parcheggio sotterraneo che andrebbe a sostituire quello in superficie, che diverrebbe un parco. Anche i funzionari di Ferservizi vorrebbero riqualificare fin da subito e monetizzare l’area decadente, ma la Soprintendenza pone ferrei limiti perché, secondo il ministero per i Beni e le Attività Culturali, presenta «interesse culturale». —