Bucci nel savonese tra Ligurian Ports rigassificatore E idee per la sanità


Luisa Barberis 
Si è presentato come un sindaco tra i sindaci. «Uno che vuole bene alla Liguria e – parole sue – ambisce a farla diventare l’area con la qualità della vita migliore d’Europa». Marco Bucci è tornato nel Savonese ieri e ha incontrato gli abitanti a Cengio, Cairo, Dego, Savona, si è confrontato con gli amministratori locali e gli industriali nel suo tour che l’ha portato a “macinare” più di cento chilometri tra costa ed entroterra. Oneri e onori del candidato presidente del centrodestra, che ha affrontato i macro-temi della campagna: dal no al rigassificatore, alla necessità di portare industrie e posti di lavoro nelle aree ex Acna, a Ferrania, un nuovo modello di sanità e infrastrutture. «Intendiamo azzerare le liste d’attesa. Massimo in 2 o 3 settimane le persone devono poter ottenere ogni tipo di appuntamento», è la formula. La sanità è il tema più controverso, quello per cui gli abitanti fermano Bucci per strada e chiedono risposte. 
Prima in Valbormida
Il tour è iniziato al mattino presto in Valbormida, prima Cengio poi Cairo, dove sotto alla biblioteca i rappresentanti del Comitato sanitario locale hanno atteso il candidato, esattamente come avevano fatto con il competitor Andrea Orlando qualche giorno fa. «Abbiamo bisogno di risposte sull’emergenza», la richiesta. «Cairo avrà un pronto soccorso per gestire codici bianchi, verdi e azzurri – la risposta -. I casi più gravi, codici gialli e rossi, devono poter arrivare a Savona in 15 minuti. Come? Per le grandi emergenze c’è l’elisoccorso, inoltre andremo a rivedere il sistema, a investire sulle persone e non solo sui macchinari. Anche i medici risponderanno al numero del 112, le situazioni verranno inquadrate subito, per recuperare tempo». 
A seguire nel savonese 
Nel Savonese c’è il tema del nuovo monoblocco dell’ospedale di Pietra e il ripristino del pronto soccorso di Albenga. «È strategico anche per l’hub del Santa Corona che sarà oggetto di rinnovamento. Lo realizziamo con strutture commissariali e project manager in grado di seguire da vicino i lavori».
dagli Industriali
Dall’Unione Industriali di Savona, poi, Bucci ha ribadito il suo no assoluto al rigassificatore e ha parlato di termovalorizzatore. «Come previsto nel piano dei rifiuti regionali, l’impianto si farà – ha detto -. Non sarà nella provincia di Savona. Se i sindaci non lo vogliono, non si farà qui. Io, in qualità di sindaco di Genova, ho chiesto che venga realizzato sul nostro territorio». E ancora sul rigassificatore: «Posizionarlo lontano dalle dorsali del gas è una sonora stupidaggine, vuol dire spendere 450 milioni per i tubi». I progetti da perseguire per Bucci sono altri. Ne ha parlato in Valbormida: «Ho lavorato 9 anni a Ferrania e qui ho conosciuto una parola che non ho più dimenticato: “bruciabaracche”. In giro ce ne sono parecchi. In questo entroterra invece c’è gente operosa, imprese che sanno lavorare tanto e bene. Ci sono anche aree libere e pianeggianti: è il mix perfetto per attirare imprese e creare occupazione, percorsi e scuole di formazione per fare in modo che i ragazzi si avvicinino a professioni che oggi faticano a trovare addetti e abbiano subito un lavoro. A Cengio l’ex Acna è una risorsa, a Ferrania c’è fermento: la Regione deve essere un facilitatore. Basta burocrazia, dobbiamo essere capaci di intercettare il ritorno in Europa di imprese che erano andate in Asia. Occorre sviluppare le infrastrutture».
Infrastrutture e portualità
Bucci cita il raddoppio ferroviario della Genova-Ventimiglia, il rinforzo della ferrovia Savona-Cairo, l’arteria autostradale Albenga-Carcare-Predosa e lo sviluppo dell’Aurelia bis. «Per il porto di Savona penso come per gli altri scali della Liguria a un sistema dei porti liguri, un brand “Ligurian Ports”, che ci consenta di presentarci ai concorrenti come unico fronte». Si chiude con qualche stoccata all’avversario Orlando: «Mi chiama Giovanni Bucci. Per me lui è Giuseppi: parla come Conte. Orlando prima ha detto sì al nuovo ospedale Galliera, poi è stato ripreso da Conte e da Sansa e ha ritrattato. Ma come si fa a dire no a un ospedale?». —