Revisione regole sui fumi Arpal dice no a Italcoke con il supporto degli enti

mauro camoirano
cairo m.
Italiana Coke, gli enti bocciano praticamente all’unanimità l’istanza di aggiornamento e riesame parziale di alcune prescrizioni riguardanti il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (Sme) richiesta dall’azienda.
Le Sme erano state imposte dal Consiglio di Stato dopo una lunga battaglia legale persa da Italiana Coke. Successivamente la Provincia, quale ente deputato, aveva dettato una serie di regole per chiarire la forbice dei controlli senza che l’azienda potesse, magari a posteriori, giustificare eventuali sforamenti. Contro queste regole, troppo restrittive secondo l’azienda, Italiana Coke era ricorsa al Tar. Producendosi, poi, in un rosario di richieste di rinvii, l’ultimo dei quali rimanda l’udenza nel merito a febbraio 2025.
Intanto, però, come detto l’azienda ha presentato al tavolo tecnico una richiesta di riesame delle prescrizioni.
Richiesta cui l’Arpal ha risposto negativamente. Così come il Comune di Cairo, mentre l’Asl 2 ha concordato di demandare al parere Arpal. Altro parere negativo anche dalla Regione, settore ecologia. La stessa Provincia ha dato parere negativo su tutti e tre i punti, sottolineando, ad esempio: «Da quanto dichiarato dall’azienda si evidenzia che l’impianto ha costantemente necessità di interventi di regolazione che potrebbero comportare un regime produttivo con criticità alle emissioni. Vi sono processi di regolazione periodici, occasionali oltre ai disservizi, guasti. Sembrerebbe dunque che l’impianto si trovi costantemente in una condizione che possa comportare anomalie nell’emissione. Tale condizione parrebbe avere più carattere ordinario».
Commenta il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini: «Non si tratta di fare crociate contro nessuno, ma di pretendere che per lavorare le aziende rispettino le regole imposte, affinché sia garantita una certa qualità dell’aria che tutti noi respiriamo».
Da parte dell’Azienda, invece si replica: «La Società si è puntualmente adeguata al provvedimento provinciale in essere: le registrazioni dello Sme sono state e sono sempre disponibili, ed evidenziano ad oggi il pieno e costante rispetto dei limiti emissivi. 
Era stata proposta alla Provincia di Savona una piccola revisione del provvedimento di gestione del sistema per potere accelerare alcuni interventi di manutenzione e superare un contenzioso pendente. Abbiamo fornito evidenze tecniche e pareri elaborati da esperti la cui professionalità è unanimemente riconosciuta: pensavano che le proposte inoltrate, che addirittura su alcuni punti migliorano e rendono piú capillare il sistema di monitoraggio, unitamente ad un confronto tecnico aperto e costruttivo, potessero essere recepite, superando cosi il contenzioso. Siamo fiduciosi che sia ancora possibile rappresentare le questioni tecniche oggetto di criticità, perché – in ottica collaborativa e non conflittuale – riteniamo fondamentale poter gestire senza penalizzazioni interventi sugli impianti». —