«Medici di famiglia 29 zone scoperte e poche prospettive»

luisa barberis
savona
Si preannuncia un autunno caldo per pediatri e medici di famiglia, sempre meno, con più pazienti da curare e incombenze burocratiche che ricadono su camici bianchi e assistiti.
Il mese di settembre si è aperto con l’entrata in servizio di due nuovi pediatri e due medici di famiglia. Il problema è che restano ancora 29 zone ancora scoperte e ci sono continui cambi di prospettiva. Nel dettaglio la pediatra Francesca Ventura ha preso servizio nel distretto albenganese, dove da alcune settimane si era insediato anche Luca Moresco, che dopo anni di servizio nel reparto di Pediatria del San Paolo (ora Gaslini diffuso) è passato sul territorio. Sul fronte dei medici di base, invece, erano state bandite 30 zone carenti, ma ne è stata coperta solo una: l’area di Varazze assegnata a Lorenza Delfino in sostituzione di Luciano Tedeschi (in pensione). In Alta Val Bormida c’è stato un passaggio di testimone: Guido Loretu visiterà negli studi di Calizzano e Bardineto in sostituzione di Sabrina Briozzo, che ha scelto un incarico in ospedale.
«A fronte di 29 zone scoperte, le prossime assegnazioni non arriveranno prima di ottobre o novembre – analizza Luca Corti, referente della Medicina di Base per l’Asl -. La coperta è sempre troppo corta: con enorme fatica riusciamo ad assegnare incarichi, ma l’interscambio tra ospedale e territorio è continuo e ciò mostra quanto sia risicato il numero dei professionisti». Il quadro si compone con difficoltà burocratiche, che pesano sul lavoro dei medici, ma anche sulle famiglie. Emblematico quanto accade nell’Albenganese: 800 famiglie sono state invitate dall’Asl con una lettera a cambiare pediatra. La procedura in linea teorica può essere fatta online, ma occorre lo Spid, che i bambini non hanno. L’alternativa? Utilizzare i codici della carta d’identità elettronica o il codice fiscale, per il quale occorre l’apposito lettore. Da qui la protesta delle famiglie: «Un’odissea: anche i moduli che ci hanno consegnato si sono rivelati errati», hanno segnalato. «Il cambio pediatra si può fare on-line, anche compilando il modulo che si trova sul sito Asl. L’assistenza è garantita», precisa Corti. —
