L’eolico invade l’entroterra sindaci sul piede di guerra «Bisogna fissare un limite»

il caso
LUISA BARBERIS
ALTARE
Le colline savonesi fanno sempre gola ai colossi dell’energia alternativa, che vorrebbero installare ben 27 nuovi aerogeneratori. Ci sono tre nuovi progetti, con parchi da realizzare a Cairo, tra Altare e Quiliano e a Calice, tra le pratiche depositate in Provincia e destinate a riaccendere la polemica, anche perché vanno a sommarsi alle istruttorie in corso per altri 4 parchi tra Cairo e Stella. Il risultato è “un’invasione” che i sindaci vorrebbero fermare.
A fronte di 22 parchi realizzati in tutta la regione, 16 sono nei confini savonesi, dove gli investimenti sono continui: lo scorso anno gli aerogeneratori in funzione erano 48, ora potrebbero arrivarne altri 27. La protesta soffia forte come il vento soprattutto a Cairo, perché qui si registra la maggior concentrazione. L’ultima sorpresa è apparsa sull’albo pretorio della Provincia, dove sono stati pubblicati i documenti del nuovo iter avanzato dalla società Fera, che già gestisce vari parchi nell’entroterra e ora vorrebbe installare un altro, denominato “Camponuovo”, con 6 aerogeneratori per 27 megawatt di produzione. «Approfondiremo, ma, nonostante il progetto ricada sul territorio comunale, non solo l’Ente non ha potere, ma non è stato nemmeno informato – precisa l’assessore all’Ambiente di Cairo, Ilaria Piemontesi -. Nei mesi scorsi gli uffici avevano ricevuto una comunicazione rispetto al posizionamento di un anemometro. Oggi scopriamo che è stato presentato un progetto. Valuteremo la pratica, ma il problema è che ci sono già altri 4 parchi che vorrebbero trovar casa sul territorio. Ci pare eccessivo e su questo si è già pronunciato il sindaco e anche il consiglio comunale». A bussare alla porta di Cairo c’è già la ditta torinese Windtek, che vorrebbe installare in località Monte Cerchio del Carretto (lungo i crinali di Cairo, Cengio e Saliceto) 7 aerogeneratori per un totale di 43,4 megawatt. Inoltre, altre due ditte, la Fera Srl e la Dai Srl di Trento, si contendono la collina vicino a Pra Sottano, sopra Ferrania per un ulteriore polo di produzione eolica: Fera ha ipotizzato il parco “Bric Surite” con 6 aerogeneratori, Dai Srl si accontenterebbe di 5 per il “Piccapietre”. Tra le novità c’è poi la proposta della società Elettrostudio Energia per posizionare un aerogeneratore in località Strinate a Calice, ma anche il ritorno del parco “Forte Baraccone” tra Altare e Quiliano. «Un progetto nato nel 2007, poi abbandonato, che ora sembrerebbe pronto a ripartire con 3 aerogeneratori – spiega il sindaco di Altare, Roberto Briano -. Su questo iter specifico avevamo dato parere favorevole. Oggi, però, è cambiato il contesto: è un moltiplicarsi di parchi eolici, in una concorrenza totale tra ditte. Credo sia opportuno che le amministrazioni si riuniscano per confrontarsi ed evitare pale su ogni crinale». —
