giovanni vaccario
savona
Non solo comitati e sindaci contrari. Alla manifestazione di oggi è annunciata anche la presenza di sindaci ed esponenti del centrodestra, segno che il caso del rigassificatore e la crisi della Regione stanno ridisegnando gli assetti politici. Oggi alle 16, 45 torna la catena umana contro il progetto di spostamento della nave Italis Lng dal porto di Piombino alla rada di Savona-Vado, previsto per il 2026.
L’ormai ex governatore Giovanni Toti aveva offerto la disponibilità della Liguria ad ospitare gli impianti, ma a Savona, Vado e dintorni c’è stata un’autentica sollevazione. La manifestazione si estenderà su tutto il litorale, da Varazze a Finale, con l’obiettivo di superare le presenze dell’evento dello scorso anno, arrivando a ventimila partecipanti. Durante la catena, che durerà circa un quarto d’ora, si potranno intonare cori a favore della difesa del mare e del territorio, evitando però connotazioni politiche, come raccomandano gli organizzatori della rete “Fermiamo il mostro del gas”.
Alcuni sindaci sono erano già schierati e nel corso dei mesi hanno portato avanti la battagli sui tavoli istituzionali, come i sindaci di Savona, Marco Russo, e di Quiliano, Nicola Isetta, che oggi parteciperanno alla catena insieme al primo cittadino vadese Fabio Gilardi, eletto solo poche settimane fa. Anche nei Comuni limitrofi i sindaci scenderanno in spiaggia per unirsi alla protesta, come Maria Rebagliati a Bergeggi e Gianluca Nasuti ad Albissola Marina. Il rigassificatore ha riavvicinato, almeno nella protesta, Russo ed il consigliere savonese di centrodestra Pietro Santi.
Quest’ultimo ha sempre sostenuto Toti, ma fin dall’inizio si era dichiarato contrario al progetto e oggi prenderà parte alla catena, non si sa se tenendo per mano il sindaco o in un zona della spiaggia diversa. Non guarda alla bandiera totiana il sindaco di Albisola Superiore, Maurizio Garbarini, che parteciperà con assessori e consiglieri. Pur riconoscendo la vicinanza storica alla maggioranza che fino a ieri ha guidato la Regione, il primo cittadino albisolese aveva già manifestato perplessità sul progetto del rigassificatore e si unirà alla protesta: «Abbiamo già espresso la nostra posizione in consiglio comunale, restiamo coerenti con la scelta che abbiamo fatto, quindi saremo presenti alla catena». Già nello scorso novembre l’amministrazione Garbarini aveva presentato un parere sotto il profilo politico al piano di trasferimento nella rada di Savona-Vado dell’impianto oggi ospitato nel porto di Piombino. «Il progetto presentato, sia per la parte a terra che per la parte a mare, è incompatibile con il disegno di sviluppo economico ed ambientale del territorio. Non condividiamo che lo Stato acconsenta alla realizzazione di un progetto, seppure di interesse nazionale, senza considerare le situazioni urbanistiche, ambientali e di sicurezza del territorio e senza un confronto con gli enti locali». Diverso l’approccio del sindaco di Varazze, Luigi Pierfederici: «A parte il fatto che nessuno mi ha invitato, comunque non parteciperò. Questo non significa essere favorevole al progetto, ma ritengo che la politica si debba muovere in un altro modo. Il progetto ora è in una fase prettamente tecnica, resteremo coerenti con quanto votato in consiglio comunale». —
Albisola Superiore, Politica, Rigassificatore
