“Le dimissioni di Toti? Attese, ma arrivano tardi”

luisa barberis
savona
Nessuno (o quasi) è rimasto stupito. «Questione di ore…», si vociferava da giorni da un capo all’altro del Savonese. Tuttavia, il terremoto politico innescato dalle dimissioni del governatore Giovanni Toti ha provocato un’onda d’urto per nulla attutita nella nostra provincia, con reazioni che vanno dal garantismo a chi sostiene che il passo indietro sia persino tardivo. Quest’ultima è la linea del sindaco di Savona Marco Russo (centrosinistra), che commenta le dimissioni come: «Atto atteso e tardivo. Il punto però è che il modello di Governo era già tramontato e che bisogna costruirne un altro». Altrettanto netta è la posizione di Riccardo Tomatis, primo cittadino di Albenga a capo di una coalizione di centrosinistra: «A prescindere dalla vicenda giudiziaria, che sarà valutata dagli organi competenti, credo che le dimissioni di Toti siano un atto dovuto. Sarebbero dovute probabilmente arrivare anche prima, ma adesso, più valutare questo, credo sia necessario non perdere tempo e iniziare subito a lavorare per le prossime elezioni. Quello che mi auguro è che finalmente Albenga possa esprimere un suo rappresentante per portare in Regione tutte le necessità di un territorio come il nostro, in primis quelle sul tema della sanità».
Di tutt’altro avviso Maurizio Garbarini, sindaco di Albisola Superiore, che invece parla di “sconfitta della democrazia”: «Nessun amministratore dovrebbe mai trovarsi in questa situazione. Spero ci sia la possibilità dare riscontro a tutte le accuse. Troppo spesso il processo mediatico è stato fatto prima di quello in tribunale. È accaduto anche oggi e non è corretto. Non posso che portare la mia vicinanza all’ormai ex presidente, ritengo che negli anni abbia fatto un buon lavoro e abbia governato bene. Resta l’amarezza di arrivare a questi punti, senza una condanna. Chi si presta a governare è consapevole che anche questi lati negativi del percorso, ma confido che tutto si possa risolvere per il meglio sia per la Liguria sia per l’ex governatore».
Le reazioni si rincorrono da un capo all’altro del Savonese e risuonano a Palazzo Nervi. Da qui emerge parla Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia oltre che sindaco di Calizzano, che negli anni aveva aderito al progetto arancione di Toti. «Negli ultimi giorni, abbiamo seguito con grande attenzione gli sviluppi della situazione, notando una chiara accelerazione degli eventi – spiega Olivieri –. La notizia delle dimissioni del presidente era difficile da prevedere fino a poco tempo fa. È evidente che, per garantire l’efficienza della Regione, delle Province e dei Comuni, era necessario affrontare e superare questa fase critica». A Cairo il sindaco Paolo Lambertini (centrodestra) fa una riflessione sul metodo: «Le dimissioni dovrebbero essere figlie di una condanna e non di un’accusa. Questo denota una sconfitta generale della politica». —