Assalto ai Pronto soccorso al San Paolo 80 ambulanze

Luisa Barberis
savona
Da una parte oltre 300 chiamate al 118 nella sola notte tra sabato e domenica, più di 80 ambulanze al pronto soccorso del San Paolo, senza contare quelle dirette al Santa Corona, medici e operatori dell’emergenza subissati di persone da assistere. Dall’altra la frustrazione dei pazienti che, cercando di evitare di andare al pronto soccorso per situazioni non urgenti, hanno avuto difficoltà nel contattare la guardia medica, anch’essa sommersa di richieste di assistenza, al punto che in molti hanno rinunciato. Si alza la temperatura nei servizi dedicati all’emergenza del Savonese, che hanno vissuto un fine settimana complicato. Alcuni dati: tra venerdì e domenica il pronto soccorso di Savona ha fatto segnare 579 accessi, di cui 213 solo domenica. Altre 20 persone hanno usufruito dall’ambulatorio a bassa complessità. «Sabato notte due operatori hanno risposto e gestito 300 chiamate di soccorso, non tutte urgenze – spiega Danilo Cimolato, responsabile del 118 di Savona –. Ci sono stati parecchi incidenti stradali, i consueti malori, accessi per intossicazioni etiliche, anche tra i giovanissimi. L’estate è da sempre complessa, quest’anno non fa eccezione».
Sul territorio le proteste si levano verso il servizio di guardia medica. «Impossibile prendere la linea. Sabato mattina ho telefonato per tre ore di fila senza alcun risultato. Ho provato a contattare i nuovi ambulatori per la bassa complessità, ma funzionano solo in autopresentazione e io non avevo modo di raggiungerli» è una delle segnalazioni dei savonesi che hanno trovato un numero sempre occupato. Il problema nasce dal bombardamento di chiamate che il centralino della guardia medica deve gestire. Accade, però, per via di un difetto tecnico: solo le prime chiamate in attesa ascoltano un messaggio che informa che il medico è impegnato. Gli altri utenti vengono invitati a richiamare. «Abbiamo già segnalato il problema alla Regione e ai sistemi informatici – spiega Luca Corti, referente della Medicina di base –. Si tratta di un limite tecnico, che auspichiamo venga risolto. Diversa la questione degli ambulatori a bassa complessità: non sono servizi di emergenza. Funzionano nei giorni in cui non è possibile mettersi in contatto con il medico di famiglia, su autopresentazione». —
