LA PROPOSTA ERA STATA AVANZATA DAL CONSIGLIERE DI FI VACCAREZZA
“Rigassificatore, inutile un commissario savonese”

silvia campese
savona
«Il dibattito sulla scelta di un commissario savonese per il rigassificatore è ambiguo. Il nostro territorio ha un’unica richiesta: che l’impianto non si faccia. Il resto poco ci interessa».
Il sindaco di Savona Marco Russa replica, indirettamente, al consigliere regionale Angelo Vaccarezza, che ha lanciato una proposta: sollecitare il Governo affinché nomini un commissario savonese per l’impianto Snam. Un’idea, questa, che è stata ripresa dalla maggioranza di centrodestra del consiglio regionale e dal presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri.
Russo controbatte con un’altra domanda: «Quale ruolo dovrà avere il nuovo commissario?».
Una domanda provocatoria, la sua, per rimarcare come l’unico tema in discussione sia lo stop al trasferimento del rigassificatore da Piombino a Savona.
«Nell’ultimo periodo- dice Russo- ho letto alcuni commenti pubblici che auspicano la nomina di un commissario savonese, sul presupposto che sia necessaria la vicinanza al territorio e la conoscenza delle sue esigenze. Trovo questa discussione surreale e ambigua. Surreale perché non compete a noi decidere o richiedere chi debba essere nominato commissario dalla presidenza del consiglio. Ambigua perché il punto vero è un altro: capire quale mandato verrà dato al commissario. Dovrà fermare il progetto oppure portarlo avanti? Rispetto a entrambe le ipotesi il nome del commissario o la sua maggiore o minore vicinanza o conoscenza del territorio è del tutto irrilevante».
Alla retromarcia del centrodestra, in Regione, sul rigassificatore ha corrisposto, alcuni giorni fa, un richiamo ai “suoi” da parte del presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari nella sua villa di Ameglia. Un messaggio, inviato attraverso il suo avvocato, a portare avanti le politiche condivise con lui. Paventando, in caso contrario, le dimissioni. Una situazione che, ieri, si è ulteriormente evoluta con un secondo ordine di custodia cautelare per il governatore. Sarà ora importante capire quale posizione terrà la maggioranza in Regione. Anche in vista della manifestazione di sabato prossimo, il 27 luglio: una nuova catena umana che, questa volta, mira a superare le 20 mila persone. Unendo Varazze con Finale.
«Evitiamo di perdere tempo in discussioni inutili e fuorvianti – ha detto Russo sull’ipotesi del commissario savonese-. Concentriamoci sull’unica cosa da fare: convincere il Governo a fermare il progetto di trasferimento del rigassificatore».
Intanto, la prima verifica sulle intenzioni del centrodestra si chiariranno la prossima settimana. Quando in consiglio regionale verrà messo al voto l’ordine del giorno del consigliere Pd Roberto Arboscello, dove si chiede un impegno formale per bloccare il trasferimento del rigassificatore. —
