ROMA, 5 LUG. – “Il viceministro Rixi non sembra più lui: in tema di porti, nelle sue parole odierne, rinveniamo tante delle nostre battaglie. Sulle quali però, fino a due anni fa, non sembrava così convinto: meglio tardi che mai. Lo abbiamo avvisato più volte che fare una riforma a 360 gradi dei nostri porti non sarebbe stata una passeggiata di pochi mesi: sembra averlo compreso. Riscrivere da capo l’incrostato sistema delle concessioni, così come fornire gli strumenti ai porti nostrani per la transizione ecologica e per quella digitale, sono assolute priorità. Così come lo è avere una governance forte e centralizzata, che faccia dei nostri scali portuali asset sempre più strategici per il nostro paese. Pure qui Rixi sembra suonare il nostro stesso spartito. Ci chiediamo soltanto come si concili tutto questo con la sciagurata riforma dell’autonomia differenziata che i suoi sodali di partito, Salvini e Calderoli, hanno voluto ad ogni costo. Anche in tema di riduzione delle emissioni delle flotte, il Rixi versione “green” ci sembra molto convincente, se non fosse che la Lega sta continuando a sparare a palle incatenate contro le politiche ambientali dell’Ue praticamente ogni quarto d’ora. Tolte queste non piccole contraddizioni, se davvero vuole riformare tutto il macro-sistema portuale italiano, il M5s c’è”.

Così in una nota il deputato M5s Roberto Traversi, già sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti.