Greenpeace: niente tappa a Savona “Non vogliono farci attraccare”

il caso
silvia campese
savona
«Limitazioni strumentali degli spazi di democrazia».
Sono le dure parole con cui Greenpeace motiva la decisione di non fare tappa a Savona martedì prossimo, il 2 luglio, in occasione dell’evento contro il rigassificatore San, organizzato dai comitati cittadini.
La Prefettura e il comitato di sicurezza hanno imposto all’associazione una serie di vincoli per poter attraccare a Savona e far salire a bordo i rappresentanti dei comitati. Il tutto nell’ottica della sicurezza. Tra le decisioni: il no all’attracco al Palacrociere per l’Arctic Sunrise di Greenpeace. Obbligo, poi, di fornire un elenco dettagliato dei nomi di chi sarebbe salito sulla nave. 
«Con rammarico Greenpeace comunica di aver rinunciato alla sosta il 2 luglio nel porto di Savona della sua nave rompighiaccio Arctic Sunrise – hanno detto-. La decisione deriva dal numero e dalla tipologia di vincoli imposti alla sosta in porto che impediscono una ragionevole fruibilità della nave di Greenpeace da parte della cittadinanza. Limitazioni che conducevano l’Arctic Sunrise in una posizione sostanzialmente invisibile alla città. Con gravi limitazioni di accesso. Un “numero chiuso” di visitatori che, tra l’altro, avrebbe potuto potenzialmente causare – per il conseguente affollamento – proprio quei problemi di sicurezza che si intendevano prevenire».
Alessandro Giannì, responsabile delle campagne di Greenpeace Italia, ha tenuto a precisare che «l’associaizone comprende le esigenze di garantire la pubblica sicurezza. Ma non intende essere complice di limitazioni strumentali degli spazi di democrazia. In particolare, la pretesa di avere un elenco dei nominativi dei rappresentanti dei comitati invitati a bordo della nave per l’evento contro il rigassificatore, si configura, a nostro avviso, come una vera e propria schedatura del dissenso sociale».
L’associazione sarà presente in città, per la manifestazione contro il rigassificatore, il 2 luglio, alle 18. « L’iniziativa – precisano- sarà un’importante occasione per ribadire ancora una volta la contrarietà all’installazione della ex Golar Tundra nella rada di Vado Ligure: un pericolo incombente di fronte alle spiagge bandiera blu, ai margini dell’Area Marina Protetta di Bergeggi e nel cuore del Santuario dei cetacei. Un’area di cruciale importanza per la sopravvivenza di balene e delfini del Mar Mediterraneo già gravemente minacciata dall’impatto delle attività antropiche».
Greenpeace auspica la più ampia partecipazione dei cittadini e soprattutto degli enti locali: è necessario fare il punto sui rischi ambientali dei rigassificatori e dare voce a chi è in prima linea per difendere il proprio territorio.
Nessuna replica dalla Prefettura.
L’appuntamento è fissato per martedì prossimo. Ci saranno i comitati, i cittadini e i sindaci dei Comuni coinvolti dalla nave e dalle infrastrutture legate all’impianto: le condutture, cioè, che attraverseranno Quiliano sino ad arrivare in Valbormida. L’Arctic Sunrise sarà, invece, dal 4 luglio, in porto a Genova, visitabile dai cittadini, nell’ambito di una campagna sulla tutela dei mari. —