La Corte dei conti insiste sulle spese degli assessori

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L a sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Liguria ha respinto l’opposizione dei tre ex assessori (Andrea Benveduti, Giovanni Berrino e Ilaria Cavo) della prima giunta di Giovanni Toti – e di parte della seconda, fino a quando non sono andati a ricoprire incarichi differenti – a presentare giustificativi e riscontri delle spese sostenute fra il 2015 e il 2021 con la propria carta di credito regionale. Una decisione che dà ragione all’istanza che a marzo era stata presentata dai giudici contabili (a firma del pm Adriano Gribaudo) attraverso un decreto sollecitato e ottenuto dalla Procura regionale, guidata da Roberto Leoni. Il braccio di ferro, però, potrebbe non finire qui, perché i tre annunciano di voler leggere le motivazioni della sentenza – pronunciata dal collegio presieduto da Emma Rosati – per valutare un eventuale ricorso in Cassazione. «Per una questione di principio», dicono. L’ex governatore Claudio Burlando, invece, sotto la lente della Procura regionale per quanto riguarda gli ultimi mesi del 2015 della sua giunta, ha ottemperato alla richiesta presentando quando richiesto dai magistrati contabili.
La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti ha detto no all’opposizione di Berrino, Benveduti e Cavo – che si basava sul fatto che le spese che avevano sostenuto erano state giustificate all’economo «come dispone il regolamento della Regione Liguria» -, spiegando che «l’economo non gestisce in modo diretto le suddette spese e non ha un potere autorizzatorio delle stesse. Attribuire a questa figura l’obbligo de quo comporterebbe l’esito paradossale di renderlo responsabile per spese che non ha disposto né autorizzato».
Cavo, già assessora a Formazione e Politiche giovanile e attualmente deputata di Noi moderati, valuta il ricorso: «Ne parlerò con i miei legali – dice -, ma vorrei che fosse chiaro che le mie spese sono state giustificate all’economo come prevedeva il regolamento. Se mi daranno ancora torto le presenterò senza alcun problema». Stesso concetto per Berrino, ex assessore con deleghe a Lavoro, Trasporti e Turismo, oggi senatore di Fdi: «Leggeremo le motivazioni con cui hanno rigettato la nostra opposizione e faremo ricorso. Nessun problema, abbiamo seguito il regolamento della Regione e giustificato tutto». Infine Benveduti, ai vertici di Ansaldo Energia dopo aver dismesso i panni di assessore allo Sviluppo economico: «Non ho nulla da commentare, ne parlerò con i miei legali. Ma le mie spese sono tutte già state giustificate». —
D. D.
