L’avviso di conclusione delle indagini è stata notificata al rieletto sindaco e all’ex assessore. Botta e risposta tra Scarone e proprio la rieletta consigliere di maggioranza

“Apprendiamo dai giornali della conclusione delle indagini riguardanti le accuse in capo a Giulia Colangelo, ex direttrice generale della Provincia di Savona e ex segreteria comunale di Albisola Superiore, per maltrattamenti sul posto di lavoro e modifica delle graduatorie riguardanti un concorso pubblico. In quest’ultimo capo d’accusa sono coinvolti anche i neo eletti Maurizio Garbarini e Sara Brizzo. Sebbene la conclusione delle indagini non rappresenti un rinvio a giudizio, la non archiviazione delle accuse è un segnale preoccupante per la nostra città”. 

Si apre con queste parole la nota diffusa dal Partito Democratico di Albisola Superiore in riferimento all’avviso di conclusione indagini notificata dalla Procura a carico di cinque indagati tra cui l’ex segretaria generale della Provincia e ex segretaria comunale nel comune albisolese GiuliaColangelo il sindaco riconfermato Maurizio Garbarini e l’ex assessore, consigliere comunale riconfermata e consigliere provinciale Sara Brizzo. Leggi QUI.

“Nel caso il rinvio venisse confermato ed a questo seguisse una condanna si esporrebbe il Comune al rischio di un commissariamento ed a elezioni anticipate – evidenziano ancora dal Pd – Come Partito Democratico confidiamo nella magistratura e non ci permettiamo di esprimere giudizi di merito, in quanto questo è compito del giudice. Sul piano politico tuttavia esporre il Comune ad un simile rischio denota una mancanza di lungimiranza amministrativa, specialmente in quanto questa eventualità era già nota prima delle elezioni. Inoltre è necessario ricordare che questa situazione è stata generata dalla decisione, durante la precedente consiliatura, del sindaco Garbarini di nominare come proprio segretario comunale Colangelo, sua dirigente sul posto di lavoro in Provincia. Generando di conseguenza un potenziale conflitto tra i ruoli che ha avuto come risultato una zona grigia di attività amministrativa, vulnerabile a possibili azioni illecite”. 

Nel frattempo sui social è nato un vero e proprio botta e risposta tra l’ex candidata sindaco Stefania Scarone, consigliere di minoranza e proprio Brizzo. 

“Non si può accusare la magistratura di “ giustizia ad orologeria “ , visto che gli atti erano fermi da giorni in Procura e sono stati comunicati dopo le elezioni. Ecco il deposito degli atti relativi allo scandalo in Provincia dell’ottobre scorso in cui sono implicati il Sindaco Garbarini e l’assessore Brizzo per aver favorito l’assunzione nel nostro Comune della figlia di un noto politico di centrodestra – dice Scarone – D’altronde cos’altro ci si poteva aspettare, visto il forte legame tra il Sindaco e l’assessore Brizzo con la direttrice della provincia Colangelo che era il nostro segretario comunale?”. 

Di tutta risposta l’attuale consigliere di maggioranza non le ha mandate a dire: “Spiace constatare come sfugga alla signora la differenza tra indagini e sentenze e tra indagati e condannati. Io e il rieletto sindaco di Albisola Superiore , confidiamo però , come lei del resto , nella conclusione del lavoro della magistratura. Nel frattempo ancora un ringraziamento agli albisolesi che non hanno cavalcato come qualcuno sperava, questa indagine in corso, ma hanno premiato il lavoro svolto nel quinquennio precedente”

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