
LE ACCUSE DELLA PROCURA EUROPEA: «TRUFFA AGGRAVATA»
mauro camoirano
cairo
Il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini, indagato per il reato di truffa aggravata per l’ottenimento di fondi pubblici. Il primo cittadino: «Sono tranquillo. Ho piena fiducia nella magistratura».
Ad emettere l’avviso di garanzia è stata la Procura Europea – ufficio di Torino. Al centro dell’indagine gli interventi di ristrutturazione di parte della strada vicinale ad uso pubblico di rio Ferranietta. Insieme a Lambertini, indagate altre quattro persone. Nello specifico il genero del sindaco e un altro privato che hanno redatto il progetto definitivo di miglioramento della strada che permette l’accesso a terreni e cascine oltre che alla Riserva dell’Adelasia. Progetto ceduto a titolo gratuito al Comune di Cairo per la partecipazione al bando PSR; la dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune, firmataria del progetto esecutivo; e il responsabile del procedimento nonchè direttore dei lavori.
Nell’informativa inviata dalla Procura Europea si invita Lambertini ad esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia (prima non era a conoscenza dell’essere indagato). Insomma, quello che per gli altri quattro indagati è una notifica di conclusione delle indagini preliminari, per Lambertini è al contempo un avviso di garanzia.
Al centro della vicenda, come detto, la via sterrata, che nel 2020 era stata asfaltata e risistemata anche per la regimazione delle acque. Intervento per il quale, grazie al progetto ceduto dai privati, il Comune si era aggiudicato 370 mila di finanziamento dal Piano di sviluppo rurale.
Secondo l’ipotesi accusatoria, il progetto, però, conterrebbe informazioni false e contraddittorie, omettendo di inserire due tratti privati di strada all’interno dell’intervento. Sempre secondo l’accusa, ci sarebbero omissioni o errori riguardo altri aspetti, paesaggistici ed idraulici. Lambertini, chiamato in causa perché come sindaco ha sottoscritto la richiesta di erogazione del contributo a fondo perduto, è infatti accusato di aver presentato la domanda di partecipazione al bando per un progetto privo dei necessari titoli paesaggistici, idraulici, idrogeologici, poi prodotti successivamente. E, soprattutto, il progetto sarebbe privo dell’utilità forestale ventilata al fine di rientrare nei criteri del bando, ma sarebbe sostanzialmente finalizzato alle esigenze di transito per raggiungere le abitazioni in loco.
L’indagine potrebbe, però, avere radici antecedenti: la Procura di Savona già nel giugno 2022 aveva disposto il sequestro della documentazione nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Massimiliano Bolla.
Senza esitazioni la reazione di Lambertini: «?Sono tranquillo perché mi ritengo estraneo a qualsiasi illecito, e ho fiducia che la magistratura possa chiarire tutto, mi auguro il prima possibile. Ho sempre amministrato, e continuerò a farlo, nell’interesse della collettività, così come sono certo della professionalità e integrità dei funzionari e professionisti coinvolti nella vicenda. Sono venuto a conoscenza di una indagine nei miei confronti per la prima volta pochi giorni fa, il 18 aprile, quando mi è stato notificato l’avviso di garanzia. Lo stesso giorno, due ore prima, la minoranza di “+Cairo” aveva depositato una interrogazione per sapere, tra l’altro, se ero indagato». —
