Provincia, Colangelo esclusa non guiderà più Palazzo Nervi


silvia campese
savona
L’ex direttore generale della Provincia, Giulia Colangelo, è stata revocata dall’incarico, che l’ha vista per anni alla guida di Palazzo Nervi. 
Al di là degli esiti dell’inchiesta in corso della Procura, coordinata dai pubblici ministeri Maddalena Sala e Claudio Martini, Colangelo non tornerà a lavorare in Provincia. Il Ministero dell’interno ha avviato alcune settimane fa il procedimento per la revoca: Colangelo era stata chiamata a Palazzo Nervi per essere ascoltata di persona, al fine di chiarire i fatti dando la propria versione. Ha scelto, però, di inviare una memoria scritta.
La decisione dell’ente, sia della nuova dirigenza che della presidenza di Palazzo Nervi, è stata quella di procedere con la revoca definitiva dell’incarico. Colangelo, quindi, non tornerà più a lavorare in Provincia. Anche se potrà scegliere di impugnare il provvedimento. Una decisione che valuterà insieme al suo nuovo legale: si tratta di Giulia Bongiorno, l’avvocato che ha seguito le cause cruciali del Paese, da Andreotti a Berlusconi, senatrice e ministro durante il Governo Conte. 
Colangelo, nell’ambito della bufera che ha travolto l’ente, è indagata per due filoni: quello dei presunti concorsi truccati e delle assunzioni sospette. Ma anche quello dei presunti maltrattamenti sui dipendenti. L’indagine è coordinata da Vito Innamorato, comandante della squadra mobile. 
Colangelo era stata sospesa dall’incarico dal Ministero dell’interno: ora la decisione di revoca, maturata e valutata direttamente dalla Provincia. Il giudice delle indagini preliminari Alessia Ceccardi, nella disposizione del provvedimento, dedica ampie pagine al tema dei concorsi. In particolare parla dell’alterazione dello svolgimento delle selezioni «favorendo non persone meritevoli, bensì finalizzato a compiacere personalità influenti del territorio savonese». A proposito delle modalità d’azione, il giudice parla di divulgazione anticipata delle tracce. 
Sette gli iscritti nel registro degli indagati: a breve verranno resi i nomi dei rinviati a giudizio. —