SAVONA. I RINFORZI DI ORGANICO NON SODDISFANO IL FABBISOGNO IN OSPEDALI E STRUTTURE SANITARIE

luisa barberis
savona
La chiamata dell’Asl è scattata per tutti i 240 infermieri inseriti nella graduatoria del concorso indetto da Alisa per rinforzare gli organici negli ospedali e sul territorio savonese.
Il problema è che molti non hanno risposto, altri non sarebbero disponibili a prendere servizio. Il risultato è ancora un orizzonte molto incerto per l’Asl, che entro luglio assumerà 137 infermieri, ma, nonostante la disponibilità a contrattualizzare 240 persone, si scontra con la carenza di candidati al punto che i rinforzi rischiano di non soddisfare il fabbisogno. «La graduatoria è recente e l’iter è appena iniziato. Ci vuole tempo – traccia il punto della situazione la direttrice amministrativa dell’Asl, Laura Lassalaz –. Quel che è certo è che sono stati chiamati tutti i 240 infermieri presenti in graduatoria. Attendiamo le risposte, anche se è innegabile che in questo momento il quadro è complicato perché il mercato offre molto. Siamo pronti ad assumere, come da concorso, ma non tutti i candidati sono disponibili: alcuni hanno trovato un altro impiego, altri hanno fatto una scelta personale e preferiscono un posto di lavoro che gli consenta di avvicinarsi a casa. Altri ancora hanno bisogno di tempo per dare il preavviso e chiudere un precedente rapporto di lavoro. Poi c’è la concorrenza del privato, è innegabile».
Il tema è quanto mai urgente ed è tornato alla ribalta l’altro giorno, in occasione del presidio organizzato dalle rsu per sollecitare l’Asl a formalizzare un maggior numero di assunzioni tra gli operatori socio sanitari. Su quel fronte c’è stata un’apertura: l’Asl intende scorrere la graduatoria oss per assumere altre 10 persone, dopo averne stabilizzate 15. Ora si auspicano risposte per gli infermieri. «Siamo molto preoccupati – hanno detto gli esponenti delle rsu -. Nonostante la chiamata dell’Asl, solo la metà dei candidati ha accettato il contratto, nel frattempo registriamo dimissioni volontarie e pensionamenti. Manca il ricambio». A spiegare un quadro tanto complicato sono i dati: i posti a concorso per il Ponente erano 436, la graduatoria conta 586 nominativi totali, ma molti sono doppioni, visto che ci sono persone che hanno concorso per tutte e due le Asl. A Savona ci sono 294 candidati per 240 posti, altri 292 per l’Asl di Imperia dove i posti sono 196. Tra i vari fattori pesa poi la “crisi di vocazioni”: un fenomeno che Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato più volte e che vede in prima linea l’Ordine delle professioni infermieristiche di Savona nel chiedere di “valorizzare i professionisti, rivedendo gli stipendi e creando percorsi di carriera, formazione e specializzazione”. «Non c’è altra alternativa per garantire l’assistenza» ha detto più volte la presidentessa dell’Ordine Roberta Rapetti. —