Rigassificatore a Quiliano critiche alla modifica Snam

giovanni vaccaro
quiliano
Com’era prevedibile, il progetto del rigassificatore continua a far discutere. Lo spostamento dell’impianto a terra di filtraggio, regolazione e pompaggio, che prima era stato ipotizzato in località Gagliardi e, secondo l’ultima versione del progetto, verrebbe spostato più a monte, in località Casina ha tranquillizzato le famiglie residenti nella prima area e ora scontenta quelle che abitano nella seconda.
In più si apre una nuova contestazione: «Per studiare 600 documenti con migliaia di pagine ci sono solo quindici giorni di tempo – attacca il sindaco di Quiliano, Nicola Isetta -. Una cosa assurda e ingestibile, per questo motivo ho avviato un approfondimento con i nostri legali e i tecnici incaricati». Per andare incontro alle richieste delle famiglie di località Gagliardi, tra cui una con un bimbo disabile, i tecnici di Snam Fsru hanno ripreso in mano il progetto e trovato una soluzione alternativa. Il sito definitivo per l’impianto “Pde” è stato individuato circa trecento metri più a nord e la superficie occupata passa dai 15mila metri quadrati iniziali agli ottomila dell’ultima versione. «La revisione del progetto ha permesso di ottenere un notevole ridimensionamento dell’ingombro perimetrale, pari a quasi il 50% rispetto al progetto iniziale», hanno spiegato i tecnici. Però ora si solleva la protesta di chi abita in località Casina. I residenti della zona hanno già piazzato striscioni di protesta e ora contano sull’appoggio dell’amministrazione comunale e sulle azioni di contrasto.
Fra i residenti ha preso la parola Graziano Ferruccio a nome del gruppo di abitanti della zona: «Siamo preoccupati per la sicurezza, l’intero progetto del rigassificatore sia a terra sia in mare crea dubbi e preoccupazione, perché sarà vicino a centri abitati e scuole. Anche il nuovo sito dell’impianto “Pde” a terra non cambia la situazione. Ci batteremo per non fare proprio arrivare quella nave. E poi qui abbiamo già i depositi petroliferi della Sarpom, ora vogliono aggiungere il rigassificatore, che ci crea ulteriori preoccupazioni». Il sindaco Isetta è pronto a un’ulteriore battaglia: «I termini di ripresentazione delle osservazioni del pubblico sono fissati al 18 aprile. Entro quella data si dovrebbe esaminare una mole di documenti enorme. Ho chiesto un incontro con gli altri sindaci e ho convocato una conferenza dei capigruppo». —
