FA DISCUTERE LA DELIBERA DELL’INCARICO PER IL SANTA CORONA

Luisa Barberis
Non ci sono medici? Dopo le cooperative, ora al pronto soccorso arrivano i camici bianchi con contratto di lavoro autonomo a cento euro l’ora lordi. Fa discutere la delibera con la quale l’Asl ha affidato un incarico per il pronto soccorso del Santa Corona a un medico che, lavorando per massimo 24 ore a settimana, può arrivare a quasi 10 mila euro al mese lordi. Per l’Asl si tratta di una via obbligata per coprire i turni in un quadro dove è praticamente impossibile reperire medici per l’emergenza. Ma ha creato malumore.
«Asl è costantemente alla ricerca dei professionisti per rafforzare le aree più critiche – ha precisato l’azienda -, e il rapporto lavorativo privilegiato è sempre l’assunzione come dipendente. Solo in caso non ci siano alternative, l’azienda ricorre ad altri tipi di contratti, oggi in essere solo al pronto soccorso del Santa Corona, nonostante le note difficoltà su tutto il territorio nazionale». I sindacati sollevano una questione di opportunità. «Capiamo la necessità di organici, ma così si creano disparità tra colleghi – interviene Massimo Scaletta per la Funzione pubblica Cgil -. Al pronto soccorso ci sono inquadramenti contrattuali diversi, vuol dire anche trattamenti economici e adempimenti normativi differenti. Perché non investire in contratti più attrattivi o che valorizzino i medici Asl?».
Per Marco De Rosa (Uil) il rischio è un fuggi fuggi: «Si creano situazioni poco gradevoli tra personale strutturato e medici libero professionisti». A fare chiarezza è l’Asl: «Il nuovo contratto a partita iva è stato attivato in una logica di progressiva riduzione dell’apporto della cooperativa, che attualmente fornisce turni in appalto a tariffa superiore. Per disposizione della Regione, il trattamento economico dei medici dipendenti nel lavoro oltre l’orario istituzionale, ad esempio per abbattere le liste di attesa o per turni straordinari al pronto soccorso, è uguale a quello riconosciuto al medico colipro. Quest’ultimo non gode delle stesse garanzie contrattuali del dipendente».
Il nodo resta la carenza generale di medici: la delibera serve per coprire i turni al Santa Corona, ma presto anche il pronto soccorso del San Paolo andrà in sofferenza. Due medici si trasferiranno a Genova e altri due (tra cui il direttore Roberto Lerza) sono prossimi alla pensione. «La delibera fa scalpore, ma purtroppo nulla di nuovo – precisa Grazia Guiddo, segretario aziendale del sindacato Anaoo -. Gli importi sono in linea con quelli delle cooperative, esistono già per altre specialità. Nell’Asl imperiese si arriva anche a 130 euro l’ora. In questa fase il pronto soccorso di Pietra era a corto di personale e l’assistenza va garantita. Chiaro che la situazione crea malumore, ma questo è il mercato. Bisognerebbe incentivare i giovani a iscriversi a Medicina d’urgenza. Stiamo lottando per farci riconoscere l’indennità di pronto soccorso».—