DOPO LE POLEMICHE PER LA POSA DELLA SABBIA INVESTIMENTO PNRR DA 5,5 MILIONI DI EURO

il caso
«Le mareggiate? Non sono un danno per il ripascimento, ma, anzi, aiutano il rimescolamento del materiale sabbioso e favoriscono il processo di arrotondamento degli spigoli del materiale di cava».
Dopo le polemiche sull’operazione di ampliamento delle spiagge dei Piani di Celle, partita proprio in occasione di due mareggiate, il sindaco Caterina Mordeglia ribatte alle accuse e porta a sostegno i pareri degli esperti che hanno seguito il progetto. Nel Savonese la sabbia delle spiagge vale più dell’oro e vedere camion versare il materiale che viene ghermito dalle onde ha fatto rizzare le antenne a diversi cellesi. Tra le “accuse” il versamento di materiali di aspetto diverso dalla spiaggia esistente e mescolando tipologie differenti anche dal punto di vista del colore. Ma il sindaco getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Tutta l’operazione è stata studiata dai tecnici per garantire la migliore soluzione possibile, sia per la compatibilità colorimetrica sia per le dimensioni dei materiali, in modo da ottenere un arenile fruibile, stabile e con il minimo impatto paesaggistico».
L’intervento, che nel suo complesso (quella in atto è solo la prima fase) ha richiesto un investimento di 5,5 milioni di euro, finanziato grazie ai fondi del Pnrr, è stato progettato dallo studio Sirito di Savona e ha avuto anche il parere di Enzo Pranzini, geologo e docente dell’università di Firenze. «La scelta degli inerti – spiega il sindaco Mordeglia – è avvenuta considerando le cave disponibili in un ampio raggio di territorio. Il materiale proviene infatti da cinque cave diverse. Il ripascimento viene effettuato con due tipologie di materiali: il 40% di inerti da frantoio e il 60% di inerti da cava planiziale. Detto in termini più semplici, il 60% della ghiaia fornita è già arrotondata e proviene da cave ubicate fuori alveo nella Pianura Padana». —