E OGGI IL COMITATO DEL NO PRESENTERÀ LA NUOVA INIZIATIVA LEGALE

giovanni vaccaro
savona
«Snam sta ultimando il progetto finale che è stato ampiamente modificato per venire incontro alle esigenze sottolineate dai sindaci del territorio. Nelle prossime settimane verrà deciso con il Comune di Quiliano il luogo in cui sarà costruita la stazione di pompaggio. Poi comincerà la procedura di valutazione d’impatto ambientale».
Giovanni Toti, commissario straordinario per il progetto del rigassificatore e presidente della Regione Liguria, ha dato nuove rassicurazioni ai rappresentanti delle amministrazioni comunali del Savonese coinvolte dal piano che prevede l’ormeggio nella rada di Savona-Vado della nave Golar Tundra, che ospita a bordo l’impianto di rigassificazione del metano. Dopo mesi di proteste, Toti ha lanciato un messaggio ai sindaci savonesi nel tentativo di placare le ire del territorio, che nel frattempo è pronto a manifestare la propria contrarietà al progetto approfittando del passaggio della corsa ciclistica Milano-Sanremo, sabato 16.
E nel frattempo, oggi alle 12, comitati e associazioni presenteranno nella sms Fornaci, in corso Vittorio Veneto, la nuova iniziativa legale di contrasto al piano.
L’ipotesi più probabile è un ricorso al Tar per impugnare le delibere che hanno aperto le porte al trasferimento della Golar Tundra dal porto di Piombino alla rada di Vado.
Sulla collocazione della stazione di pompaggio a terra, prevista a Valleggia, ieri mattina Toti ha passato la palla al sindaco di Quiliano, Nicola Isetta: «Aspettiamo che il Comune e il sindaco scelgano definitivamente la migliore collocazione da un punto di vista urbanistico per il loro territorio. Quando verranno sciolti anche gli ultimi dubbi circa la posizione dell’impianto a terra, il progetto verrà presentato al Ministero dell’Ambiente. Quindi comincerà la procedura di valutazione d’impatto ambientale. Alla Via partecipano un centinaio di enti per decretare finalmente se e come collocare il rigassificatore». Davide Natale e Roberto Arboscello (Pd), rispettivamente segretario per la Liguria del partito di Elly Schlein e vicecapogruppo in consiglio regionale, hanno però ribadito che l’unica opzione è la rinuncia al progetto: «Si tratta solo di piccoli correttivi e nessuno di sostanza, altro che modifiche condivise con i sindaci». —