LA PROPOSTA EMERSA NELL’INCONTRO TRA I SINDACI LIGURI E PIEMONTESI A SALICETO

Mauro Camoirano
cengio
Energia pulita: invece di tante pale eoliche perché non puntare sul fotovoltaico nelle aree ex Acna? La proposta è arrivata dall’ex sindaco di Camerana, Piergiorgio Giacchino, durante il vertice sul parco eolico Monte Cerchio dell’altra sera a Saliceto.
Replica, il sindaco di Cengio, Francesco Dotta: «Ci stiamo lavorando da tempo: nelle aree degli ex lagoons è già previsto un impianto da quasi 20 Mw. E c’è più di una società interessata». Ma per il sito cengese il nodo rimane il costo delle aree, a quanto sembra troppo elevato.
Spiega Dotta: «L’area degli ex lagoons è di circa 270 mila mq, e non può ospitare insediamenti che necessitino di profonde fondamenta, per questo sin dall’inizio si è pensato ad un mega impianto fotovoltaico che non solo sarebbe remunerativo, ma sarebbe un valore aggiunto per eventuali nuovi insediamenti sui 250 mila mq dell’area A2 certificata. Ci sono stati contatti con due società del settore, anche se, per quanto ci riguarda, il pole position rimane la manifestazione di interesse di una cordata di imprenditori savonesi, alcuni dei quali hanno realizzato proprio la bonifica e che quindi conoscono perfettamente il sito. La loro visione riguarderebbe la logistica, lo stoccaggio e il fotovoltaico». La trattativa con Eni Rewind, proprietaria del sito, si sarebbe però arenata. Motivo: non le corpose fideiussioni ambientali e i monitoraggi, che rimarrebbero in capo ad Eni Rewind, ma la richiesta economica per le aree.
Commenta Dotta: «Certo che, di fronte agli oltre 350 milioni spesi per la bonifica, che doveva avere come fine appunto la reindustrializzazione del sito, tale impasse diventa difficilmente comprensibile. Credo che la Regione dovrebbe battere un colpo su questa vicenda affinchè tutti i protagonisti si mettano intorno ad un tavolo con un diverso atteggiamento». —