ANCHE AL SAN PAOLO SI LAVORA CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Luisa Barberis
Savona
Primi in Italia ad aver utilizzato un algoritmo di intelligenza artificiale a supporto alla diagnosi di frattura ossea, ora i radiologi dell’ospedale San Paolo di Savona sono pronti a intraprendere nuove sfide.
«Il nostro obiettivo è sfruttare appieno le possibilità offerte da questa nuova tecnologia – spiega il radiologo Duccio Buccicardi – al fine di incrementare l’efficacia e l’efficienza dell’atto medico radiologico, ottimizzare i flussi di lavoro e la gestione delle risorse».
L’Asl 2 Savonese ha acquistato la licenza del software (il costo: 76 mila euro) e ne sta estendendo l’utilizzo a tutte le Radiologie savonesi.
«Si tratta di un investimento importantissimo – spiega Duccio Buccicardi – un primo significativo passo verso la “Radiologia 2.0″».
«L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il campo della radiologia, offrendo applicazioni innovative che migliorano la precisione diagnostica, l’efficienza operativa e la personalizzazione delle cure» continua il radiologo dell’ospedale San Paolo.
L’intelligenza artificiale può essere utilizzata nel supporto alla diagnosi, visto che gli algoritmi possono analizzare radiografie, tomografie computerizzate e risonanze magnetiche per identificare ed evidenziare anomalie o patologie.
«Ciò supporta i radiologi nella diagnosi – continua Buccicardi -, migliorando la precisione e riducendo il rischio di errori umani. Ma l’intelligenza artificiale gioca un ruolo di primo piano nella “Prioritizzazione delle immagini” e può essere utilizzata per analizzare e classificare le immagini radiologiche in base all’urgenza, consentendo ai medici di concentrarsi prima sui casi più critici e migliorando la tempestività delle cure. Altri usi sono nel rilevamento precoce delle patologie, nella personalizzazione delle cure in base al profilo di ciascun paziente, nella riduzione degli esami inappropriati». —