L’incendio al Centro raccolta rifiuti di Bragno è un chiaro segnale di gravi lacune nella gestione e nella sicurezza delle infrastrutture.

È inaccettabile che, nonostante questo sia il terzo incidente simile dal 2015, le misure di sicurezza come le termocamere fossero ancora in fase di installazione.

Questo solleva seri dubbi sulla priorità data alla sicurezza e alla prevenzione degli incendi in una struttura così critica.

Le rassicurazioni del Sindaco e della proprietà su eventuali rischi ambientali suonano come un tentativo di minimizzare la gravità della situazione, specialmente considerando i precedenti problemi segnalati con le videocamere durante l’incidente precedente.

 È sconcertante che la proprietà sembri aver affrontato queste sfide in modo così superficiale, soprattutto considerando che tali incidenti possono avere conseguenze devastanti sull’ambiente e sulla salute pubblica.

Purtroppo, la plastica che brucia emana diossina, ma se il sindaco dice che non ci sono indici precursori di diossina la plastica valbormidese deve essere miracolosa.

E a proposito dell’incendio precedente, anche quella volta risultavano problemi alle videocamere.

La comunità locale ha il diritto di essere informata in modo completo e trasparente su quanto accaduto e sulle misure adottate per garantire che simili incidenti non si ripetano.

Il Sindaco ha la responsabilità della sicurezza e salute dei cittadini cairesi, ma la proprietà Iren deve agire con urgenza per migliorare la sicurezza e la gestione dei rifiuti nella zona.

Stefania Scarone

Coordinatrice Provinciale M5S

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