
IL RECORD AD ANDORA: 880
il caso/1
Si gioca sul territorio la partita per la “nuova sanità”: sono 2.299 i pazienti che nel 2023 hanno utilizzato i 16 ambulatori a gestione infermieristica (il diciassettesimo è stato inaugurato a Noli, a metà gennaio) per una medicazione, un’iniezione, la misurazione di pressione e altri parametri.
«Quest’anno l’offerta verrà ulteriormente potenziata – interviene Monica Cirone, direttrice del settore socio sanitario dell’Asl -. Stiamo lavorando per inserire un’ostetrica di comunità, che possa guidare le donne nel percorso che le porterà a diventare mamme e che inizialmente lavorerà nel Finalese. Intendiamo incrementare la teleriabilitazione: un servizio importantissimo, visto che la tecnologia permette ai pazienti di sottoporsi a fisioterapia senza spostarsi da casa, bensì collegandosi con lo specialista attraverso il computer. A maggio abbiamo attivato la teleriabilitazione respiratoria che segue già 35 soggetti con un’età media di 80 anni, per un totale di oltre 450 trattamenti riabilitativi effettuati».
A raccontare l’attività sono anche i dati degli ambulatori a gestione infermieristica. Il “record” degli accessi va al Ponente, dove l’ambulatorio di Andora ha fatto segnare ben 880 pazienti presi in carico, seguito da Garlenda come 252 e Cisano con 198. Si aggiunge la recente attivazione di Arnasco.
Una curiosità: nell’Albenganese gli ambulatori infermieristici rispondono non solo ai piccoli bisogni di salute dei residenti, ma anche alle esigenze dei turisti, soprattutto piemontesi e lombardi. A Urbe il servizio ha fatto segnare 149 accessi, a Pontinvrea 125, a Sassello 31.
Nelle Bormide il “record” va a Giusvalla con 190 accessi, seguito da Dego con 185, Altare (primo ambulatorio attivato in provincia un anno fa) ha preso in carico 141 pazienti, 86 sono stati seguiti a Bormida, 11 a Mallare. Calice Ligure e Toirano hanno fatto segnare 30 accessi ciascuno, ma di recente sono stati inaugurati i servizi a Orco Feglino e Magliolo. —
