GIOVANNI VACCARO
SAVONA
Arriva dal ministero delle Infrastrutture la “benedizione” del prolungamento dell’Aurelia Bis fino allo svincolo autostradale di Savona. Una nota del ministro Matteo Salvini annuncia che i lavori della variante proseguiranno nel 2025 portando l’Aurelia Bis anche nel tratto fra il torrente Letimbro e il casello autostradale di Savona-Vado. Il piano è contenuto nel documento di programmazione concordata tra ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Anas, che prevede nei prossimi due anni 65 interventi per un importo complessivo superiore ai 7,6 miliardi di euro, comprensivi dei sei miliardi di fondi già stanziati e le successive integrazioni.
Per quanto riguarda l’Aurelia Bis, i lavori sono ripresi nel tratto già cantierato fra Albisola Superiore e Savona (corso Ricci), dopo lo stallo di cinque anni seguito alla crisi della Cmc di Ravenna. La Cooperativa muratori e cementisti, capofila del consorzio che si era aggiudicato l’appalto per l’opera, aveva abbandonato il cantiere nel 2018. Anas e poi la struttura commissariale guidata da Matteo Castiglioni avevano ripreso in mano il maxi-intervento, giunto ormai all’82%, per completare quel 18% mancante con un nuovo appalto, assegnato alla Ici – Italiana Costruzioni Infrastrutture spa. Nel frattempo i progettisti stanno lavorando per risolvere i nodi ancora in sospeso. È stato ormai deciso il nuovo percorso, di quasi quattro chilometri, praticamente tutti in galleria per superare l’area urbanizzata di Savona. Per il prolungamento dell’Aurelia Bis da corso Ricci al casello autostradale di Savona è stata scelta la “soluzione 7”, ossia quella che passerà sotto all’area urbana di Savona, ma correndo sotto aree meno edificate più a monte, per sboccare in via Caravaggio, proprio alle spalle dello svincolo autostradale. La lunghezza complessiva sarà di 3.964 metri, di cui 3.820 in galleria, 80 in trincea e 64 su rilevato. Il presidente della Regione, Giovanni Toti, l’assessore Giacomo Giampedrone ed il viceministro Edoardo Rixi avevano già confermato l’inserimento tra le infrastrutture prioritarie del dossier consegnato al Mit.
«E’ il frutto di un anno di assidue interlocuzioni con Anas, nel corso delle quali abbiamo fatto presente che il progetto originario e le ulteriori soluzioni che ci venivano prospettate non erano a nostro avviso adeguate, perché si fermavano nel quartiere di Legino, mentre per noi era fondamentale che si arrivasse al casello autostradale», ha commentato il sindaco di Savona, Marco Russo. Sul lato albisolese, oltre al raccordo con il casello autostradale ed il suo “ribaltamento” verso nord (che però compete ad Autostrade per l’Italia), resta da risolvere il caso del ponte che attraversa il torrente Sansobbia: il progetto prevede una struttura con quattro corsie, due per senso di marcia, ma sia l’Aurelia Bis a ponente sia la viabilità ordinaria sull’altra sponda, a levante, ne presentano soltanto una per direzione. Un altro svincolo da rivedere è quello di Miramare, che ad oggi prevede solo l’uscita provenendo da Savona e l’entrata verso Albisola, me ntre Comuni e imprenditori chiedono la realizzazione delle altre due rampe o almeno l’uscita per chi proviene da Albisola. —