IL PIANO IN CONFERENZA DEI SERVIZI

giovanni vaccaro
bergeggi
Il progetto per installare sulla banchina del Reefer Terminal un deposito di gnl destinato al rifornimento delle navi è completamente diverso da quello per portare nella rada un rigassificatore. Eppure tra Savona e Spotorno solo il sentire parlare di gas liquefatto accende la scintilla della contestazione. Il piano, ora all’esame della conferenza dei servizi, prevede al massimo 12 serbatoi orizzontali della capacità di 1.620 metri cubi ciascuno, per un totale fino a 19.440 metri cubi stoccabili.
Se il Comune di Vado è retto da un commissario prefettizio, a Bergeggi ha preso la parola il sindaco Maria Nicoletta Rebagliati, che ha mosso diverse obiezioni al progetto presentato dalla società Gnl Med. Nell’ultimo consiglio comunale si è discusso delle preoccupazioni per possibili scarichi di reflui e per l’utilizzo dell’acqua di mare a due passi dall’isola di Bergeggi e dalla sua Area marina protetta. Ma soprattutto il sindaco ha contestato la mancanza di uno studio sulle potenziali interferenze con altri impianti. Il riferimento, neppure troppo velato, è rivolto al rigassificatore, ma anche alle altre attività portuali e agli stabilimenti industriali dell’area vadese. La questione, però, è già stata esaminata dal Comitato tecnico regionale, che è un organo (tecnico e non politico) a cui spetta la competenza delle valutazioni in materia di sicurezza, anche quelle di eventuali interferenze fra stabilimenti.
«Il Ctr ha già rilasciato due nulla osta di fattibilità senza alcuna prescrizione – sottolinea Gnl Med -. Avevamo già predisposto tutta la documentazione richiesta dalla normativa vigente per progetti di questo tipo ed era stata inviata al Ctr». La società ha inoltre fatto presente che il progetto prevede un semplice deposito, quindi non sarà un impianto industriale e non verranno effettuate lavorazioni sul prodotto. «Conseguentemente – spiega Gnl Med – non produrrà reflui né rifiuti. L’unica modica quantità di combustibile di cui potrebbe essere richiesto l’utilizzo sarà di gasolio per alimentare il generatore elettrico in caso d’emergenza, quindi non un uso continuativo. Il serbatoio, come richiedono le normative, sarà posizionato all’interno dell’area e dotato di apposite vasche di contenimento. L’utilizzo dell’acqua marina è stato previsto esclusivamente per rifornire l’impianto antincendio, se dovesse essere utilizzato». —