
DIBATTITO APERTO TRA COMUNI E REGIONE SUL DIMENSIONAMENTO
Mauro Camoirano
La provincia di Savona si schiera, compatta, chiedendo di rimandare di un anno gli accorpamenti degli istituti del territorio. Ma la Regione va avanti sulla propria strada. È quanto emerso, ieri, dalla lunga commissione (quasi sei ore), a Genova, sul tema del dimensionamento scolastico. Due gli emendamenti che sono stati presentati. Da una parte, c’è quello del consigliere regionale del Pd, Roberto Arboscello, che chiede di far slittare le unificazioni degli istituti al prossimo anno, in modo da avviare un confronto articolato con gli addetti ai lavori. Dall’altra, resta sul tavolo quello firmato da Veronica Russo (FdI), Stefano Mai (Lega) e Alessandro Bozzano (Cambiamo), in cui si propone di accorpare gli istituti Boselli Alberti con il Mazzini Da Vinci, al posto del Liceo Calasanzio con il Comprensivo di Carcare, che quindi si salverebbe. Il verdetto arriverà martedì prossimo, con il voto definitivo del consiglio regionale.
Intanto, ieri, in commissione si è consumato un duro scontro fra due totiani: il presidente di Palazzo Nervi, Pierangelo Olivieri, e il capogruppo di Cambiamo in Regione, Alessandro Bozzano.
Il territorio, per una volta unito, ha provato a far sentire la propria voce: Comuni di Savona e Carcare, Provincia e quindi sindacati e dirigenti scolastiche.
La novità di ieri è risultata il secondo emendamento che verrà depositato anche dallo stesso vice presidente della terza Commissione, il consigliere Arboscello, chiedendo che «per l’anno 2024/25, per il quale sono aperte le iscrizioni, si preveda un solo accorpamento in provincia di Savona, avviando un confronto per definire i restanti due accorpamenti a partire dall’anno scolastico 2025/26».
Commentano il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri, e il vice sindaco di Savona, Elisa di Padova (a confermare la visione bipartisan): «È emersa in modo forte e univoco la presa di posizione di tutto il territorio savonese per il rinvio».
Ma l’assessore regionale Simona Ferro non sembra voler arretrare: «Dobbiamo raggiungere il target di 174 autonomie, in coerenza con la deroga del 2,5% e ci riusciremo con tre accorpamenti a Genova e due su Savona». —
