
È IL PROGETTO CUI STA LAVORANDO L’ASL IN ATTESA DELLA COLLABORAZIONE CON I PRIVATI
luisa barberis
È iniziato il lavoro per delineare il futuro dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga. All’orizzonte si profila un partenariato che vedrà alcuni gruppi sanitari privati convivere con il pubblico per garantire varie attività. Ma la collaborazione non si concretizzerà prima di fine anno, anche se a breve la Regione potrebbe emettere il bando di gara per affidare il servizio. Il tema che irrompe nell’agenda dell’Asl è gestire l’attività quotidiana fino al decollo del nuovo progetto e di questo si parlerà in una riunione che è stata programmata per questa settimana in Regione. Trapela che sulla scrivania del direttore generale Michele Orlando è pronto un progetto di abbattimento delle liste d’attesa chirurgiche, al quale stanno lavorando con forza proprio gli anestesisti dell’Asl. Questa, almeno in linea teorica, potrebbe essere la “mission” del Santa Maria di Misericordia, finché non saranno più chiari i termini della collaborazione con i privati. Nel frattempo ha aperto il cantiere per realizzare la nuova Casa di Comunità in locali attigui al Punto di primo intervento, un altro progetto che dovrà coesistere con la collaborazione privata. A dettare la linea in questo senso è il presidente della Regione Giovanni Toti, che ha chiarito: «Il 2024 sarà l’anno del consolidamento del partenariato pubblico-privato all’ospedale di Albenga». Il progetto nel Savonese era partito più di un anno fa, quando l’associazione temporanea di impresa, costituita tra Casa di Cura Villa Montallegro Spa di Genova e Casa di Cura Villa Esperia Spa di Godiasco (Pavia), aveva avanzato alla Regione una proposta per potenziare Chirurgia generale, Chirurgia ortopedica, Oculistica e Urologia. Ma il colosso ligure-lombardo non è stato l’unico soggetto a puntare gli occhi su Albenga, visto che anche i francesi del gruppo Kantys (un colosso con numerose cliniche private nel Sud-Est della Francia) nell’ottobre 2022 avevano effettuato un sopralluogo. «Ci sarà un concorso, ma, la cosa importante è che la proprietà dell’ospedale di Albenga resterà pubblica – ha ribadito più volte l’assessore regionale Angelo Gratarola – Asl e il nuovo soggetto, semmai, conviveranno per dare risposte agli assistiti. Alisa sta valutando la proposta. Si tratta di un iter complesso, che sta andando avanti e che dovrà sfociare in una gara d’appalto alla quale potranno partecipare anche altri soggetti. Infatti, non è detto che il privato che ha avanzato il progetto sia poi colui che lo realizzerà». Sul territorio circolano indiscrezioni rispetto all’offerta, che potrebbe comprendere anche un potenziamento del servizio di radioterapia e non solo la parte relativa a chirurgia generale e specialistica ortopedica, neurochirurgica, oftalmica e urologica in un’ottica di supporto al pubblico che da tempo fatica a rispondere ai pazienti, ma anche di recupero delle fughe fuori regione. Un’ipotesi, quella della Radioterapia, che è molto complicata. —
