
IL LEADER M5S CONTRO IL TERZO POLO: “PREOCCUPANTE, AIUTA IL GOVERNO NELL’OPERA DI RESTAURAZIONE”
antonio bravetti
roma
Evoca «forze a metà tra maggioranza e opposizione» che, votando col centrodestra, stanno permettendo al governo di procedere a una «restaurazione» in materia di giustizia. Giuseppe Conte contro il ddl Nordio. All’ex premier non piace la riforma in discussione a palazzo Madama: «Quello che sta succedendo ci preoccupa, è un segnale di forte regressione e restaurazione. La maggioranza abolisce l’abuso d’ufficio e ridimensiona la norma sul traffico di influenze».
Per Conte il punto politico della vicenda è l’asse che si è creato tra Terzo polo e centrodestra. «Con il concorso di una parte di finta opposizione – osserva – il centrodestra sta mandando in fumo 3.600 sentenze con condanna passata in giudicato». E avverte: «Non giochiamo su queste cose, l’obiettivo non può essere la restaurazione. I politici non devono avere la debolezza di ritagliarsi norme di privilegio, perché questo lo paghi. La classe politica pagherà un grave prezzo. Non vogliamo tornare alle immagini dei cittadini che tirano le monete ai politici – aggiunge – noi vogliamo far di tutto per prevenire il ritorno di quelle immagini. Siamo preoccupati».
Ieri Conte, affiancato dai capigruppo Castellone e Silvestri, ha rilanciato le proposte di legge già depositate dal M5s in materia di conflitto d’interessi. «Vogliamo riportare l’attenzione sulla questione morale: è sotto gli occhi di tutti la contaminazione tra politica e affari. Vediamo politici che fanno i lobbisti, procacciano affari. Addirittura parlamentari che fanno affari con Stati esteri». Tra le norme contenute nelle proposte di legge spicca quella cosiddetta “anti Renzi”, che vieta a ministri e parlamentari di ricevere compensi da governi esteri superiori a 5mila euro l’anno. —
