
ACCORDO SU FLESSIBILITÀ E UTILIZZO PROMISCUO
giovanni vaccaro
vado ligure
Fumata bianca, torna la calma nelle acque del bacino portuale vadese. Dopo l’incontro convocato dal commissario dell’Autorità di sistema portuale, Paolo Piacenza, con azienda e sindacati, è stato revocato lo stato di agitazione dei lavoratori della piattaforma Vado Gateway e del Reefer Terminal.
Allo stesso modo è rientrato anche lo sciopero del personale in servizio sulla piattaforma che era stato proclamato dal 15 al 18 gennaio. Un risultato che non era affatto scontato alla vigilia, ma la mediazione dell’inquilino di Palazzo San Giorgio, che ben conosce la realtà degli scali di Savona e Vado, con la collaborazione del direttore dell’ufficio territoriale di Savona, Paolo Canavese – unite alle posizioni più concilianti di azienda e sindacati – hanno permesso di tornare alle strette di mano. Nel dettaglio l’intesa sancita al tavolo delle trattative porterà al personale in servizio sulla piattaforma Vado Gateway un aumento di dieci euro a giornata per i casi di flessibilità, che si verificano per cieca sei o sette volte al mese per ciascun dipendente, e il raddoppio del valore monetario dei cambi di turno, che passa quindi da 20 a 40 euro.
Anche sulla banchina del Reefer Terminal, che come la piattaforma è di proprietà del gruppo Apm Terminals, la situazione torna più tranquilla. I sindacati avevano infatti contestato all’azienda un’inclinazione verso una certa “promiscuità” nell’utilizzo degli operatori tra i due scali, con il timore che si puntasse a condividere il personale come se si trattasse di un unico soggetto. Inoltre è stato anche contestato l’eccessivo ricorso agli straordinari, a scapito di nuove assunzioni. Su questo fronte, è arrivata un’apertura al dialogo da parte del gruppo. «Siamo soddisfatti che il tavolo convocato nella sede savonese abbia consentito di raggiungere in tempi rapidi una positiva conclusione della vertenza – commenta il commissario Piacenza –, conciliando le richieste dei lavoratori con la piena operatività del terminal Vado Gateway. Lo sviluppo delle operazioni portuali e delle tematiche occupazionali sono al centro dell’agire dell’Ente e tavoli come questo consentono di guardare ancora con maggior ottimismo allo sviluppo dei nostri porti». A sua volta Vado Gateway, da pochi giorni sotto la gestione del nuovo amministratore delegato, Santi Casciano, ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro. «È stato possibile superare le incomprensioni sorte nelle ultime settimane durante i tavoli di confronto tra azienda e sindacati – recita una nota dell’azienda –. Con la firma dell’integrazione del contratto di secondo livello del container terminal si apre una fase di rinnovato dialogo tra le parti, con l’obiettivo comune e mai venuto meno di tutelare i legittimi interessi dei lavoratori e traguardare insieme nuovi orizzonti di crescita». «Non avevamo dubbi che si sarebbe raggiunta un’intesa – interviene Alessandro Berta, direttore dell’Unione Industriali –. Vado si conferma un terminal strategico per l’assetto portuale ligure e per l’economia savonese in particolare». Dalla riunione i rappresentanti sindacali sono usciti con l’aria sollevata: «Il tavolo ha portato all’intesa – commenta Alessio Negro (Filt-Cgil) –. L’aumento del valore della flessibilità e dei cambi turno era quanto chiedevamo. Inoltre c’è l’impegno per un accordo quadro su formazione, revisione dell’inquadramento contrattuale per manutentori e capi turno. Inoltre l’Authority verificherà il nodo della promiscuità e riconvocherà le parti per gli adeguamenti del caso. Finisce la lotta, possiamo essere fieri del risultato». —
