CAIRO. SI AMPLIA IL CANTIERE DELL’OSPEDALE

Si amplia il cantiere per adeguare l’ospedale San Giuseppe di Cairo e accogliere al suo interno la casa di comunità a servizio di tutta la Valbormida. Ieri la ditta incaricata ha iniziato a montare i ponteggi sulla facciata del nosocomio che si trova di fronte alle scuole elementari (finora gli interventi si erano concentrati sul lato del fiume Bormida), in modo da poter lavorare al terzo piano, quello che tradizionalmente ospitava la riabilitazione, e adeguarlo per accogliere la futura casa di comunità. Il problema è che, almeno per il momento il reparto a gestione infermieristica e la riabilitazione dovranno restare accorpati, visto che non è possibile ricavare un maggior numero di posti letto. «I lavori avanzano velocemente – ha spiegato il direttore del distretto socio-sanitario delle Bormide Luca Corti –, ma, proprio per consentire alla ditta di procedere a passo spedito, al momento non è possibile ampliare le attività, che sono state accorpate, ma rispondono comunque alle esigenze dei pazienti. In primavera inizieremo a vedere i primi risultati del cantiere, presto ci saranno nuovi servizi, ma nel frattempo occorre un minimo di pazienza». Al primo piano del San Giuseppe sono già pronti i locali della Centrale operativa territoriale: da marzo il servizio verrà gestito da 5 infermieri, che h12 dovranno prendere in carico i pazienti fragili, distribuire le visite, gestire i rapporti con le degenze, le rsa, gli ospedali e il 118. Al terzo piano sorgerà la casa di comunità, inoltre è già attivo il reparto di comunità. L’ultimo passaggio sarà la ristrutturazione dell’ex Clinica Maddalena (lato Corso Martiri): l’immobile non verrà demolito (come inizialmente previsto), ma, non appena saranno finiti i lavori della casa di comunità, partirà l’adeguamento di questi locali. L’Asl ha scelto di evitare la sovrapposizione dei cantieri, per scongiurare problemi o ripercussioni sull’attività. —
l.b.