IL DEPUTATO E COORDINATORE LIGURE DEI 5S: «ALLE PROSSIME REGIONALI NON ANDREMO OVUNQUE INSIEME CON SANSA E DELLO STROLOGO FU UN FLOP E A SANREMO SIAMO DIVISI». GHIO: «IL CENTROSINISTRA È IN MOTO»

il Retroscena
Mario De Fazio
Emanuele Rossi / Genova
«L’alleanza? Guai a darla per scontata. Prima di parlare di nomi, vediamo se ci sono le condizioni», dice Roberto Traversi, coordinatore regionale del M5S e trait d’union tra Giuseppe Conte e il Movimento ligure. Se a Genova e in Liguria la prospettiva di una candidatura alle Regionali 2025 di Andrea Orlando, aperta dall’intervista dell’ex ministro al Secolo XIX , ha suscitato reazioni favorevoli nel campo giallorosso, a Roma sono i grillini liguri in Parlamento a gettare acqua sul fuoco. Mentre in casa Pd i colleghi di Orlando, Valentina Ghio e Lorenzo Basso, si dividono tra ottimismo e silenzio.
«Niente da dire sul nome di Orlando, di assoluta esperienza e valore», premette Traversi, «ma manca una vita alle regionali e ci sono tanti passaggi da fare prima. Anzitutto verificare alleanze e progetti».
Eppure il campo giallorosso in Liguria appare rodato, con le candidature comuni alle regionali del 2020 e alle comunali di Genova nel 2022, per citarne due, oltre al lavoro di opposizione in Regione. «Il no alla giunta Toti e alle sue politiche fallimentari ci accomuna – commenta Traversi- ma non c’è nulla di scontato: alle prossime regionali non andremo insieme in tutti i territori. E gli esperimenti comuni sinora non hanno funzionato, né con Sansa né per altri versi con Ariel Dello Strologo». Insomma, il messaggio a Orlando e al Pd ligure da parte di Traversi – condiviso dall’altro parlamentare M5S, il senatore Luca Pirondini – è chiaro: «Se si vuol fare una cosa seria – e Orlando è sicuramente persona seria – parliamone prima tra noi che sui giornali». Ma quando? «Adesso ci saranno le elezioni europee, poi vedremo se ci sono le condizioni». Con un’avvertenza: «L’esempio di Sanremo è quello che non deve succedere a livello regionale»: nella città del Ponente, la più grande al voto a giugno, il Pd ha già puntato su un candidato, ma senza aspettare la condivisione del M5S, che ne ha schierato un altro.
Valentina Ghio, collega di Orlando alla Camera, parla con favore della prospettiva della candidatura: «La disponibilità di una persona che ha avuto ruoli importanti come Orlando è significativa e bisogna tenerne conto. Il centrosinistra si è rimesso in moto, con tante iniziative territoriali su temi come sanità o lavoro, e dobbiamo continuare così: la road map del segretario regionale è molto condivisibile, è giusto iniziare a parlare in prospettiva di regionali ma usiamo i prossimi mesi per continuare a mettere in campo la nostra idea di Liguria». Mentre il senatore Lorenzo Basso, come d’abitudine, non commenta le questioni di partito: «Se ne parli nelle sedi opportune». In ogni caso la prospettiva di una candidatura di Orlando in Liguria sta facendo discutere anche nel Pd nazionale e, secondo i bene informati, nella segreteria di Elly Schlein non sarebbe malvista. —
