SAVONA. NUOVO INCARICO: DAGLI AFFARI LEGALI È PASSATO A QUELLI GENERALI

Silvia campese
savona
Maurizio Novaro, il dirigente della Provincia sospeso dall’incarico nell’ambito dell’indagine sui presunti concorsi irregolari, è stato reintegrato al suo posto di lavoro. La richiesta di revoca era stata inviata, a inizio dicembre, dai legali Massimo Boggio e Marco Fazio a inizio dicembre: la richiesta è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari, Alessia Ceccardi, con il parere favorevole dei pubblici ministeri Maddalena Sala e Claudio Martini.
Come già stato stabilito con un cambio interno di incarichi, Novaro non sarà più alla dirigenza dell’ufficio affari legali, che aveva lasciato prima del caso giudiziario: sarà, invece, dirigente degli affari generali.
Arriva negli ultimi giorni del 2023 la prima notizia, quella riguardante Novaro, che interrompe il lungo silenzio calato sull’ente dopo la vicenda giudiziaria: era lo scorso ottobre quando la Squadra mobile, di Savona, guidata da Vito Innamorato, aveva sequestrato pc e ampia documentazione dell’ente. Con un quadro probatorio, contenuto in 80 pagine di ordinanza. Sette le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui il direttore generale di Palazzo Nervi, Giulia Colangelo, e il dirigente Novaro.
Due i filoni dell’indagine e la tipologia di illeciti contestato: per tutti e sette gli indagati si ipotizza l’alterazione dello svolgimento dei concorsi pubblici, «favorendo non persone meritevoli, bensì finalizzato a compiacere personalità influenti del territorio savonese». Soltanto per Colangelo, invece, si ipotizza il maltrattamento verso i dipendenti. Le indagini sono in fase di chiusura: già nelle prime settimane di gennaio si conosceranno i nomi degli eventuali indagati, rinviati a giudizio.
Ieri, però, è arrivata la prima novità: il reintegro al lavoro di Novaro. «Siamo soddisfatti – ha detto l’avvocato Boggio-. Come da noi richiesto, è stata valutata in modo positivo la domanda di reintegro. Novaro, nel corso dell’interrogatorio, ha dimostrato in modo chiaro la differenza tra le mansioni, che svolgeva agli affari legali, rispetto a quelle del nuovo incarico. Chiara la distinzione dei due ambiti, escludendo qualsiasi possibilità di reiterazione. Anche la sua partecipazione a eventuali alterazioni dei concorsi è tutta da dimostrare. Bene, quindi, il reintegro. Novaro, tuttavia, non prenderà parte allo svolgimento dei concorsi interni».
Per ora, nel registro degli indagati, oltre a Colangelo e Novaro, sono iscritti altri tre dirigenti, dipendenti di Palazzo Nervi: Laura Pomidoro, del servizio legale e contenziosi; Veronica Valenti, alla stazione unica appaltante e la dirigente Jessica Rebagliati. Anche nel loro caso l’accusa riguarda la gestione dei concorsi pubblici per l’assunzione di nuovo personale in Provincia. Due i politici: il sindaco di Albisola Superiore, Maurizio Garbarini, e Sara Brizzo, assessore in Comune, ma anche consigliere di maggioranza a Palazzo Nervi. Nel Comune di Superiore operava come segretario generale a scavalco proprio Colangelo. —