MOLTI ANCHE I CASI PEDIATRICI IN ENTRAMBI GLI OSPEDALI
luisa barberis
Più di mille pazienti, 1045 per l’esattezza, al pronto soccorso nel ponte di Natale e altri 200 nei quattro ambulatori territoriali aperti per le patologie minori. Tra influenza, Covid, comuni patologie, traumi e malori, le giornate di festa nella rete dell’emergenza sono trascorse all’insegna di un imponente carico di lavoro e un numero di accessi superiore a quelli dello scorso anno.
A raccontare la situazione sono i dati: tra il 23 e il 26 dicembre sono state 608 le persone che hanno raggiunto il pronto soccorso del San Paolo di Savona per problemi più o meno gravi. Tra questi ben 134 casi erano pediatrici, legati prevalentemente a febbre e malattie di stagione, ma anche a piccole cadute e incidenti domestici. Tuttavia il dato savonese impone attenzione, perché, con 152 casi in più, è nettamente superiore a quello del 2022, quando, a parità di periodo, gli accessi al pronto soccorso del San Paolo erano stati 456. L’attività è scivolata via senza intoppi (e neppure attese eccessive) grazie allo sforzo di medici, infermieri e personale sanitario, ma gli occhi sono già puntati sul fine settimana di Capodanno. È andata meglio a Pietra Ligure, dove l’attività del pronto soccorso ha fatto segnare un andamento più regolare: 438 accessi lo scorso fine settimana, di cui 99 pediatrici, contro i 378 pazienti che erano stati trattati nel 2022. I dati dei pronto soccorso sono aumentati nonostante Alisa, Regione e Asl abbiano attivato una rete capillare di ambulatori, gestiti dai medici di famiglia e presenti in ogni distretto, con il dichiarato obiettivo di tenere fuori dal pronto soccorso influenze e patologie minori. Gli studi erano all’ospedale di Cairo, a Varazze per il bacino savonese, nei poliambulatori di Finale e Pietra e ad Alassio Salute per il comprensorio ingauno. In totale i medici di famiglia hanno accolto e visitato in questi ambulatori circa 200 persone (una media di 12 pazienti al giorno), ma il problema è che l’attività non si è dimostrata alternativa al pronto soccorso, visto che qui gli accessi sono saliti, ma semmai all’assistenza dei medici di famiglia o della guardia medica. —

