ALBISOLA SUPERIORE. COMUNE E FERROVIE DIALOGANO PER IL RECUPERO DELLO STORICO EDIFICIO

giovanni vaccaro
ALBISOLA SUPERIORE
Dopo quarant’anni di abbandono, la speranza per il recupero della zona dell’ex stazione ferroviaria di Albisola Superiore passerà per le mani di uno studio legale. Il Comune ha affidato all’avvocato Paolo Gaggero l’incarico di redigere una bozza di transazione da sottoporre a Ferservizi, società che gestisce il patrimonio immobiliare, alla capogruppo Ferrovie dello Stato o ad altri soggetti indicati da Fs per la cessione dell’ex fabbricato e tentare di sbloccare il piano di riqualificazione di tutta la zona. Da anni l’amministrazione cerca di risolvere il nodo dei volumi e degli spazi di piazzale Marinetti. Più volte tentato di trovare un accordo con le Fs per la cessione del fabbricato, ma le aste per vendere l’immobile sono andate deserte per i prezzi elevati, oltre che per il fatto che l’edificio è vincolato. Le idee sono parecchie, ma ognuna sconta criticità difficili da risolvere senza un accordo fra le parti: superficie e sottosuolo sono infatti di proprietà del Comune, mentre gli edifici sono rimasti alle Ferrovie. Lo scorso anno il Comune avrebbe voluto vendere il volume sotto alla piazza, prima con destinazione commerciale e box auto, poi ipotizzando di concedere una quota residenziale. In pratica, sbancando il terrapieno, si sarebbe spostato un terzo dei volumi previsti nelle aree ex industriali a monte della via Aurelia, ma nei mesi scorsi la giunta ha deciso di far slittare tutto al 2025. Fino al 1977, quando la linea venne spostata a monte, l’edificio ospitava biglietteria, sala d’attesa, uffici, sala movimento al piano terra e tre abitazioni per il personale al piano superiore, che rimase abitato per alcuni anni, poi cadde in abbandono. Nel 1981 il Comune aveva espropriato le aree dell’ex ferrovia, scontrandosi con i ricorsi presentati e vinti dalle Fs per ottenere la liquidazione secondo i valori di mercato. —