CAIRO. ENTI PUBBLICI AL TAR CONTRO L’AZIENDA

Enti compatti nel resistere al ricorso di Italiana Coke contro le regole imposte per le misurazioni ai camini. La sentenza del Tar attesa entro fine mese.
In una riunione promossa dalla Provincia con Comune di Cairo, Asl 2, Regione e Arpal gli enti ribadiscono la necessità di quelle prescrizioni emanate, a settembre, dalla Provincia, titolare dell’Autorizzazione Ambientale Integrata rilasciata alla cokeria.
Con esse si imponeva all’azienda di considerare validi anche i dati durante i cambi di tipologia di coke; con un totale di ore massime associate ad eventi caratteristici dove potranno essere invalidati i dati; si prevedeva un report delle medie orarie dei dati a camino con cadenza settimanale; e regole e tempistiche riguardo le manutenzioni. L’obiettivo era avere un modello ben chiaro sul quale rapportare le misurazioni ai camini senza che eventuali anomalie o superi potessero essere giustificati a posteriori.
Regole, però, contestate dall’azienda che è ricorsa al Tar chiedendone l’annullamento previa sospensiva. Secondo l’azienda, infatti, tali paletti “rendono la gestione dell’impianto impossibile proprio nelle attività di manutenzione e regolazione”, sottolineando le eccessive incombenze burocratiche, e contestando poi che tali imposizioni sarebbero possibili “esclusivamente in sede di Aia o attraverso una modifica o revisione dell’Aia” e non con un atto dirigenziale” come è stato quello della Provincia.
Ma, nella riunione tenutasi presso gli uffici di via Sormano gli Enti ribadiscono la giustezza di quanto imposto. Conferma, il presidente della Provincia, Olivieri: «Le prescrizioni imposte dal provvedimento provinciale emesso per il monitoraggio in continuo delle emissioni , intende esclusivamente tutelare gli interessi ambientali del territorio valbormidese, sempre più orientato ad affiancare al suo sviluppo economico un consolidamento della propria vocazione turistica ed eco-sostenibile».
Aggiunge, il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini: «Il rispetto delle regole che definiscono i parametri ambientali è oltre che doveroso anche un presupposto fondamentale per la difesa della salute pubblica». —
M. CA.