CAIRO MONTENOTTE. DIBATTITO IN CONSIGLIO

Medici di famiglia e referendum sul termovalorizzatore al centro del Consiglio comunale di Cairo. Prima dell’inizio, il capogruppo minoranza “Cairo in Comune”, Giorgia Ferrari sottolinea il problema di interrogazioni per troppo tempo rimandate che poi perdono attualità. Concetto che ribadisce poi, successivamente, anche Alberto Poggio (“+Cairo”). Primo punto il trasferimento dei medici di famiglia di Cairo Salute, previsto per il 4. Lambertini, premettendo che si tratta di una decisione autonoma di medici privati seppur convenzionati, e ricordando l’impegno economico del Comune per il mantenimento degli ambulatori delle frazioni, risponde che sia l’ipotesi degli spazi all’interno del Palazzo Città, sia i locali dell’Ospedale, sono stati giudicati dai medici non idonei, e che per agevolare gli utenti che si indirizzeranno nella nuova sede di via Brigate Partigiane, sarà istituito un servizio navetta. Giorgia Ferrari rimarca il controsenso di una struttura ospedaliera sottoutilizzata, e consegna le 1.077 firme contro il trasferimento, a cui secondo il consigliere di “+Cairo”, Alberto Poggio, «se ne sono aggiunte altre 350».
Quindi la mozione con la quale il gruppo “+Cairo” di Briano chiede di indire un referendum contro l’ipotesi di un termovalorizzatore a Cairo. Proposta respinta, con il sindaco Lambertini che ha ribadito che «non esiste un progetto su Cairo, né proposta, nemmeno informale, mentre c’è una discussione in corso sull’ipotesi di una collocazione a Genova. Quindi per quale motivo fare un referendum su qualcosa su cui siamo tutti d’accordo a non volere, né ci è stato chiesto». —
M. CA.