IL RICORSO AL TAR CONTRO IL RIGASSIFICATORE
silvia campese
savona
Parte il primo ricorso al Tar contro il rigassificatore. Ed è firmato dal Comune di Savona.
La giunta, nella seduta di ieri, ha dato il via libera al sindaco Marco Russo a procedere contro il provvedimento di esclusione di Palazzo Sisto dalla Conferenza dei servizi. Il capoluogo di provincia, dalla cui costa, secondo il progetto, la nave Golar Tundra dovrebbe distare meno di tre chilometri, non è stato compreso tra i soggetti deputati a valutare l’impianto. Da qui, il via all’azione legale.
Russo ha, poi, lanciato un attacco sul tema dei costi: «Ingiustificabile lo spostamento della nave da Piombino a qui e inaccettabili gli eventuali aumenti in bolletta, su cui anche Eni ha manifestato grosse perplessità».
Intanto si parte con il ricorso al Tar, seguito dall’avvocato Francesco Dal Piaz.
«La nostra esclusione dalla Conferenza dei servizi – ha detto il sindaco Marco Russo – è una decisione insensata che conferma l’assurdità di tutta questa vicenda. Non è pensabile che il Comune di Savona venga giudicato avulso da questo progetto».
La delibera ripercorre la cronologia degli ultimi mesi elencando la richiesta del Comune (era il 12 settembre) «di essere formalmente invitato a partecipare all’iter di Conferenza dei servizi». La struttura commissariale il 3 ottobre aveva rigettato l’istanza. Altro passaggio saliente era stato, poi, il voto unanime di contrarietà al progetto espressa dal Consiglio comunale, lo scorso 14 settembre. Nell’occasione si impegnava anche «il sindaco a compiere ogni azione politico-amministrativa, utile a sostenere le esigenze del territorio». Una posizione sostenuta in modo costante, da parte di Palazzo Sisto, che ha coinvolto i Comuni del territorio: numerosi gli incontro che si sono svolti a Palazzo Sisto insieme ai sindaci toccati in modo diretto dal progetto.
Le perplessità sul trasferimento del rigassificatore Snam da Piombino, evidenziate nei giorni scorsi da Eni, sono state riprese, ieri, dal sindaco Russo. «È ormai evidente come il trasferimento della Golar Tundra – ha detto- non sia necessario e, al contrario, risulti inutilmente costoso. Gli eventuali importi aggiuntivi in bolletta, che deriverebbero dal trasferimento da Piombino a qui, sono stati oggetto di una riflessione anche da parte di Eni. Indipendentemente dal loro ammontare, sono insostenibili, nella misura in cui sono inutili».
Una posizione, quella di Savona, ribadita da tutti i sindaci coinvolti, escluso quello di Cairo: il sindaco Paolo Lambertini è l’unico ad avere richiesto variazioni al tracciato, senza però pretendere la sospensione. «La nostra posizione di assoluta contrarietà al progetto – conclude Russo – è ormai nota. Si tratta di un progetto profondamente sbagliato e non correggibile perché contrario al nostro disegno di sviluppo. Procediamo, quindi, oggi con l’azione legale». —

